Salerno: Carabinieri, altro colpo gruppo “Sant’Eustachio” 3 fermi

Nelle prime ore del pomeriggio del 9 ottobre 2013, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale, diretti dal Colonnello t.ISSMI Riccardo Piermarini,  hanno eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno-Direzione Distrettuale Antimafia Dr. Vincenzo Montemurro  nei confronti di tre persone, responsabili in concorso tra loro di detenzione ai fini spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti ed estorsione con le aggravanti specifiche previste dall’articolo 7 del D. L. 152/91 in ordine alle modalità esecutive tipiche delle associazioni per delinquere di stampo mafioso.  Destinatari del provvedimento, emesso d’urgenza allo scopo di impedire che i reati venissero portati ad ulteriori e più gravi conseguenze, sono il ventitreenne Marco Ferraiolo, pregiudicato e già sottoposto all’avviso orale di P.S. ed i gemelli ventiduenni Pierpaolo e Giuliano Isola, di  Montoro Inferiore (AV).  I predetti, in accordo ed in concorso tra loro avevano ceduto una partita di hashish ad un altro giovane, anch’egli di Montoro Inferiore, Mauro Citro, destinato allo spaccio nella vicina Irpinia. Quest’ultimo veniva condannato per tali fatti dal Tribunale di Avellino per la detenzione e cessione della predetta partita di stupefacente. La droga era stata pagata solo in parte  nella considerazione che il “saldo” sarebbe dovuto avvenire con rate a scadenza mensile. In caso di ritardo nei pagamenti era stato già fissato un interesse a tasso usurario che sarebbe stato applicato in aggiunta alla rata pattuita. A guastare i piani del gruppo sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno che il decorso 5 settembre hanno arrestato in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio proprio il predetto Citro, sorprendendolo in possesso di  un chilo di hashish , fornitogli dal Marco Ferraiolo nonché di una  ingente somma di denaro destinata al pagamento della partita di stupefacente. Il tutto è stato costantemente monitorato dai militari nell’ambito di una attività già da tempo avviata dopo il ferimento del fratello di Marco Ferraiolo, avvenuto in Salerno lo scorso 23 marzo 2013 e che, come oramai si è accertato, è maturato nell’ambito di contrasti di gruppi criminali contrapposti per il controllo delle piazze di spaccio cittadine. Ed infatti per il predetto episodio sono già stati catturati i relativi autori, pregiudicati operanti da lungo tempo nel settore degli stupefacenti.Venendo al provvedimento odierno, il Ferraiolo con i fratelli Isola, dopo l’arresto del Citro, hanno iniziato ad esercitare pressioni di ogni genere nei confronti del padre del Citro non potendo “aggredire”  il figlio in quanto detenuto. Allo scopo di ottenere ad “ogni costo” il pagamento della merce in sospeso  gravato dagli interessi di cui si è detto ; le indagini espletate e gli esiti delle intercettazioni hanno evidenziato inoltre che i malviventi, con l’intento di incutere nella vittima quanto più timore possibile, non hanno esitato a presentarsi all’incolpevole genitore  come “…quelli in grado di sparare in testa…” nonché a formalizzare altre minacce con modalità tipiche di chi fa solitamente parte delle associazioni camorristiche. Sono altresì state eseguite delle perquisizioni domiciliari nel corso delle quali è stato rinvenuto, oltre a mazze da baseball non certamente destinate all’ “uso sportivo”, materiale per il confezionamento dello stupefacente ed altra documentazione interessante. Gli indagati sono stati fermati e poi tradotti presso il carcere di Salerno, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in quanto vi era concreto pericolo che potessero darsi alla fuga, avendo avuto conoscenza delle dichiarazioni accusatorie nei loro confronti, che, nonostante le minacce subite, le persone offese non avevano ritrattato.