Mercato San Severino: convegno “liberta’ di stampa e potentati”

Lusinghiero successo del convegno “Libertà di Stampa e potentati”, organizzato dal mensile Nonsoloverde, diretto dal collega Raffaele Grimaldi. Il principio democratico e costituzionalmente protetto della Libertà di Stampa e del suo corollario giuridico del diritto dei cittadini ad essere correttamente e compiutamente informati è stato in maniera magistrale illustrato dal Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, che è stato per sei anni anche segretario del sindaco dei giornalisti Rai, l’Usigrai. Verna si è soffermato  dettagliatamente sulla spinosa situazione delle querele temerarie, che hanno come obiettivo primario lo scopo di intimidire e zittire il giornalista scomodo, che scrive verità fastidiose. I giornalisti italiani da anni stanno contrastando questa distorsione legale, anche con petizioni e incontri pubblici. Recentemente una raccolta di firme con 200.000 adesioni, per una modifica delle norme che consentono le querele temerarie, è stata consegnata al Presidente della Camera Laura Boldrini. Ricordando i rischi del mestiere e i valori della libertà di stampa, Verna ha concluso evidenziando una realtà sempre più avvertita: “L’esigenza di tutta la collettività di impedire la compressione del Diritto all’Informazione”. Raffaele Grimaldi, ricordando a grandi linee la vicenda giudiziaria, in cui ha sconfitto la società municipalizzata Gesema di Mercato S. Severino, ha incentrato il suo intervento sulla necessità della massima trasparenza e della lealtà di chi ricopre incarichi pubblici, che deve essere sempre al servizio della comunità e non  tramutarsi in padrone delle ferriere. Grimaldi accennando alle querele temerarie ha ribadito che “Nessuna struttura pubblica può arrogarsi il diritto di trascinare in tribunale cittadini che si comportano correttamente, perché non c’è alcun dovere di sudditanza. I grandi e piccoli potentati cercano di interferire pesantemente sulla libera informazione, su quella che è la condizione essenziale della vita democratica: sapere per decidere. Chi non conosce, rimane nell’ignoranza e l’ignoranza fa bene a chi ha il potere”. Rivolgendosi poi ai cronisti dei piccoli giornali locali, le vittime più numerose delle intimidazioni dei potentati, Raffaele Grimaldi ha ricordato come la sua vittoria in tribunali apra un solco di speranza. “Non bisogna avere paura, quando si scrive la verità. La vera tutela arriva dalla propria dignità personale, dal proprio valore civico, dalla propria coscienza”. Il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, facendo il punto della situazione regionale ha ribadito che in questi ultimi tre anni sono drasticamente cambiati i temi prioritari della categoria. “Ora i due momenti critici sono Occupazione e querele temerarie, autentiche intimidazioni. Ai potentati dà fastidio la notizia precisa e documentata, più dei commenti. In Campania ci sono tanti casi e le vicende giudiziarie durano molti anni. In particolare, ha ricordato il Presidente dell’Ordine ci sono tanti casi in cui gli editori non proteggono i collaboratori e parallelamente si assottigliano le redazioni giornalistiche ed aumentano i precari. Altro che casta!”. Il dibattito, moderato dalla giornalista Ida Salvati, seguito da una platea attenta e motivata, è continuato con la partecipazione dei tanti presenti in sala, che hanno posto domande circostanziate. In quasi tutti gli interventi c’è stato il plauso al lavoro giornalistico e l’incitamento a svolgere sempre al meglio possibile il lavoro di informare in modo libero e obiettivo i cittadini.