Salerno: Pd, inammissibile ricorso consiglieri provinciali Cirielli
La pronuncia del Tribunale di Salerno, che ha ritenuto inammissibile il ricorso dei consiglieri provinciali del PD al di là delle eccezioni di controparte -avverso le delibere con cui nel settembre del2012 il consiglio provinciale ha dichiarato incompatibile I’allora Presidente della provincia Cirielli, e’ davvero sorprendente. A giudizio del Tribunale I’azione sarebbe ammissibile solo in caso d’inerzia dell’Ente nell’omettere di accertare un’intervenuta incompatibilità, mentre non sarebbe ammissibile per censurare la legittimità della dichiarazione d’incompatibilita’, ove effettivamente intervenuta. Seguendo la tesi del giudice salernitano si potrebbe agire in giudizio solo per obbligare I’ente a provvedere, ma non per giudicare se il modo di provvedere e’ avvenuto nel rispetto della legge. Sempre seguendo tale tesi risulterebbe sottratto ai cittadini rivolgersi al giudice per chiedere un intervento correttivo di atti illegittimi in materia di cariche elettive. E’una conclusione davvero singolare, perché in tal modo risulterebbe frustrato il diritto alla giustizia sancito dalla nostra Costituzione. Sul piano pratico, tuttavia, va rilevato che nel tempo intercorso fra la proposizione del ricorso e l’attualita’ sono cambiati i dati di fatto. Ed invero, con I’avvio della nuova legislatura e’divenuta efficace la norma della legge L4B/20L2 che sancisce I’incompatibilità fra cariche elettive monocratiche e mandato parlamentare. Pertanto, una nuova pronuncia del giudice in eventuale grado di appello comporterebbe solo un formale rinnovo della procedura, senza alcun effetto innovativo sul piano pratico, dal momento che l’incompatibilita’allo stato, diversamente dal settembre 201-2, sussiste effettivamente. Appare più appropriato, allo stato dei fatti sopravvenuti, sollecitare il Ministero degli interni ad attivare lo scioglimento del Consiglio provinciale di Salerno con procedura analoga a quella del Consiglio provinciale di Napoli e che non era stata attivata proprio per la pendenza a Salerno del ricorso innanzi al Tribunale ordinario.