Palomonte: GdF truffa Inps

 Nell’ambito dei servizi a contrasto delle frodi nel settore della spesa pubblica, predisposti e coordinati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, i militari della Tenenza di Battipaglia hanno scoperto una falsa residente nel Comune di Palomonte che viveva in Argentina, ma percepiva gli assegni sociali da parte dell’I.N.P.S., non spettanti.

I finanzieri della Tenenza di Battipaglia, in aderenza alle linee guida del Comando Generale del Corpo, hanno eseguito una complessa ed articolata attività info-investigativa finalizzata ad individuare posizioni assistenziali I.N.P.S. relative a persone beneficiarie di assegno sociale iscritte all’A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), oppure residenti in Italia, ma di fatto domiciliate all’estero. Elemento costitutivo del diritto alla prestazione assistenziale è la residenza effettiva, che si perfeziona con la dimora stabile ed abituale in Italia, assumendo rilevanza essenziale il rapporto tra il soggetto richiedente la provvidenza ed il luogo.Tale requisito non è stato rispettato dall’anziana falsamente residente a Palomonte, che ha dichiarato di abitare presso la sorella in un fabbricato in legno di proprietà del Comune, ma vive, di fatto, con il marito in Argentina nel Comune di Monte Grande. La signora, una 63enne nata a Palomonte, ha incassato, da luglio 2010, una somma che sfiora i 16.000 euro, percependo circa 500 euro al mese e frodando lo Stato per tre anni. Le Fiamme Gialle hanno immediatamente attivato le procedure per il blocco dell’emolumento indebito presso la sede territoriale dell’I.N.P.S. di Battipaglia. Al vaglio dell’Autorità giudiziaria salernitana, alla quale è stata deferita l’anziana signora per violazione all’art. 640, comma 2, n. 1, del Codice Penale (truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato) è il sequestro delle somme indebitamente corrisposte e la posizione di congiunti che hanno offerto la propria abitazione per fini illeciti. L’azione della Guardia di Finanza a contrasto delle frodi nel settore della spesa pubblica è mirata e costante, in un periodo così drastico per lo Stato e le famiglie italiane oppressi dalla crisi. Di poche settimane fa, infatti, è la scoperta, sempre ad opera dei finanzieri battipagliesi, dei due coniugi falsamente residenti a Contursi Terme ed emigrati in Argentina, che hanno frodato l’Erario per oltre 75.000 euro.