Salerno: Giornata Nazionale delle Case Famiglia

A queste e altre domande gli operatori di Ai.Bi. daranno risposta nella prima Giornata Nazionale della Casa Famiglia, organizzata da Ai.Bi., il 13 Aprile  2013 a Salerno. I dati resi noti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti, parlano chiaro (“Il rapporto sulle bambine e bambini temporaneamente fuori della famiglia di origine al 31.12.2010.”, Quaderni della Ricerca Sociale 19). In Italia, i bambini che vivono fuori da una famiglia sono oltre 29.000.  Di questi, più della metà, 14.781, sta crescendo in Comunità Educative: la soluzione più semplice, ma meno coerente con il diritto sancito dalla L.149/2001, che dovrebbe garantire a ogni minore di crescere – sempre – in un contesto familiare. Le Comunità Educative sono gestite da personale qualificato, accolgono fino a un massimo di 10 o 12 minori a cui garantiscono mera assistenza, il che non è certo l’unico elemento necessario per la crescita. Per questo è importante sostenere un diverso stile di accoglienza, come l’affido familiare e la promozione della Casa Famiglia. Quest’ultima è molto diversa dalle Comunità: oltre alla pura assistenza, infatti, offre accoglienza familiare, dove la presenza di una mamma e un papà affidatari garantiscono cura, amore e ospitalità. Il tutto potendo contare sul supporto di almeno un educatore e di un coordinatore, garantiti dell’associazione Ai.Bi. Il bambino va a vivere così in un ambiente sereno in cui condividere momenti di gioco, divertimento e studio. E per i genitori inizia una fase della vita indimenticabile in cui sperimentare il dono dell’accoglienza e il valore della genitorialità che va oltre la procreazione biologica. Ai.Bi. ha dato vita al “Manifesto per una nuova Legge dell’Accoglienza Familiare Temporanea” e tra i vari punti chiave del documento, sottolinea la necessità di garantire il riconoscimento giuridico delle Case Famiglia affinché siano disciplinate con una legge nazionale utile a sancire la differenza sostanziale tra accoglienza familiare e assistenza in Comunità. Al fine di sensibilizzare le coppie ad aprire nuove Case Famiglia su tutto il territorio nazionale, Ai.Bi. sta organizzando una serie di incontri itineranti volti a promuovere il valore dell’accoglienza. Il nostro grande obiettivo è chiudere tutte le Comunità Educative in Italia entro il 2017 e spostarne i minori in Case Famiglie e presso famiglie affidatarie. Sabato 13 Aprile, l’incontro informativo si svolgerà a Salerno, dalle ore 16.00 alle ore 19.00, presso il Punto Famiglia Acli di Via Rocco Cocchia, 173  ingresso A, dove verranno illustrate anche le modalità e i requisiti che occorrono per aprire tale struttura d’accoglienza. Il personale specializzato di Ai.Bi. sarà a disposizione per rispondere a qualsiasi domanda. “Si tratta di un’iniziativa per noi molto importante: una collaborazione che, partendo dalle singole competenze, vuole fornire risposte concrete ad un sistema di welfare che, sempre più spesso, vede la famiglia come costo, piuttosto che come risorsa”, spiega il presidente provinciale ACLI-Salerno Gianluca Mastrovito. “L’obiettivo è quello di far conoscere utilità e finalità di un luogo generativo di speranza. Ma ancor più rispondere  ad un’emergenza di inclusione dei tanti minori abbandonati. Punto Famiglia ACLI, grazie ad Ai.Bi. si candida ad essere luogo del fare familiare, per apprezzare il dono dell’accoglienza e sviluppare il senso della sussidiarietà. Servire la famiglia per servire la vita”. La road map di sensibilizzazione proseguirà in tutte le sedi di Ai.Bi. nei prossimi mesi.