Salerno: Iannone su fuoriuscita Pdl da maggioranza provinciale

“Un fulmine a ciel sereno- commenta Antonio Iannone- nel senso che non era stato richiesto nessun incontro ufficiale. Dagli organi di informazione ho appreso che il gruppo consiliare del Pdl si collocava all’opposizione, così come avveniva in altri centri comunali. Da quello che capisco dal comunicato stampa per una questione di rottura tra partiti, non di certo per motivazioni di carattere amministrativo. Ho detto e soprattutto ho praticato il principio declamato che ero serenamente al lavoro; credo che non si possa distrarre tempo rispetto alle problematiche di carattere amministrativo che sono aggravate dai tagli fortissimi che il Governo ha operato nei confronti degli Enti locali e, in particolare, nei confronti delle Province per accudire dei balletti di carattere politico”. “Ho mantenuto una linea di serenità, di coerenza- continua- dicendo che è decisione del Consiglio la mia reggenza nelle funzioni qui all’Amministrazione provinciale, e se quegli stessi consiglieri che hanno votato la decadenza di Cirielli e affidato il mandato al vicepresidente che era il sottoscritto, ci hanno ripensato ne spieghino i motivi e conseguentemente e coerentemente vadano a rassegnare le dimissioni, se c’è la maggioranza del Consiglio che è d’accordo con questa decisione. Non c’è stato nessun botta e risposta, il sindaco di Scafati ha problematiche relative alla situazione politica che si determina in vista del rinnovo dei consigli comunali di Scafati, Pontecagnano e Campagna per parlare dei Comuni superiori ai 15 mila abitanti. Credo che i problemi tra partiti vanno affrontati tra i partiti, non si possono portare nei luoghi istituzionali questi tipi di difficoltà. Se ci fosse un giudizio negativo sull’Amministrazione sarebbe un caso diverso, ma anche questa la vedo un’ipotesi impossibile, perché fino ad adesso hanno sempre condiviso e votato tutte le decisioni quindi sarebbe un cambio di opinione troppo repentino per essere credibile”. “Continuo nella mia attività- conclude Iannone- non sono attaccato alla poltrona con senso del dovere e di responsabilità, sto portando avanti questo lavoro di fine mandato, se i consiglieri non sono più d’accordo come mi hanno insediato così possono decretare la fine dell’Amministrazione naturalmente assumendosi delle responsabilità nei confronti dei cittadini”.