Cava de’ Tirreni: un’altra estate sta finendo

Per la terza volta consecutiva a Cava de’ Tirreni un’altra stagione di governo cittadino sta anticipatamente finendo. La situazione economica nazionale non è per nulla tranquilla. Nel meridione d’Italia non ne parliamo proprio. Una cosa, però, rileva l’ultimo rapporto OCSE, che in Italia tra il 2000 e il 2011 s’è verificato un incrementato del 19% della produzione di energia da fonti rinnovabili, che vale il 28% della fornitura di energia elettrica. Il picco è stato raggiunto nel 2011 quando l’Italia ha guadagnato il quarto posto mondiale con investimenti per 29 miliardi. E intanto a Cava de’ Tirreni cosa succedeva, quanta green economy è girata? Niente, nada, nisba! Però nell’arco temporale tra il 2008 ed il 2013 (5 anni) si è discusso fattivamente di Energia Rinnovabile raggiungendo due obiettivi: l’adesione al Patto dei Sindaci e la formulazione del PAES, che si possono sintentizzare in due parole solo chiacchiere. L’analisi di tale fotografia porta ad una semplice conclusione: l’economia locale ha colpevolmente perso il treno già passato tra il 2000/2011 rilevato dall’OCSE e di questo passo potrebbe perdere anche quello che sta passando. Già perché l’ultimo stanziamento disponibile in Comunità Europea per le risorse destinate all’Efficienza Energetica scade il 2017, ma per usufruirne bisogna attivarli adesso, SUBITO! Come dice il Presidente della Repubblica: la crisi non aspetta! Un gesto di comune serietà d’amministrazione politica vedrebbe l’immediato avvio della fase per la richiesta dei fondi comunitari trasformando le chiacchiere in fatti e consentendo un minimo di ricaduta sociale che solo l’economia verde può apportare alla nostra Città.

Nel sottofondo, intanto, sento la musica dei Righeira: L’estate sta finendo!