Fisciano: all’Ateneo, Simona Colarizi “La tela di Penelope”

Proseguono gli appuntamenti della Master Class di Filmidea, intitolata Immagini e suoni del Novecento e coordinata dal regista Giuliano Montaldo. Ospite del nuovo incontro sarà, martedì 26 febbraio, Simona Colarizi, docente di Storia contemporanea all’Università “La Sapienza” di Roma, che presenterà il suo ultimo volume, scritto con Marco Gervasoni, La tela di Penelope. Storia della Seconda Repubblica. Simona Colarizi è una delle più grandi studiose di storia politica italiana. Durante l’incontro, che avviene subito dopo la tornata elettorale del 24 e 25 febbraio, sarà interessante analizzare con lei l’esito del voto.La tela di Penelope. Storia della Seconda Repubblica è la prima opera che affronta nella sua interezza la storia della Seconda Repubblica, il nostro passato prossimo. Simona Colarizi e Marco Gervasoni ricostruiscono la fase breve, ma densa di avvenimenti, che va dal 1992, con il crollo della Prima Repubblica, al passaggio dall’epoca berlusconiana a quella dei tecnici. Un decennio che segna l’ingresso dell’Italia in una fase nuova. Il crollo dei partiti tradizionali nei primi anni Novanta, in particolare Dc e Pci, i due “pilatri” della Prima Repubblica, la moneta unica e la globalizzazione, che hanno sottratto sovranità allo Stato-nazione, rappresentano tutti fattori determinanti di un processo di radicale cambiamento, per il quale la politica ha mostrato di non riuscire a trovare adeguate risposte. L’ultimo ventennio ha visto così susseguirsi governi diversi, ciascuno incapace di portare a compimento la tessitura di una tela simile per destino a quella mitologica di Penelope. Il volume, nel giro di poche settimane già giunto alla seconda edizione, è stato presentato in numerose città ed Università italiane, oltre che alla Fondazione del Corriere della Sera a Milano, alla presenza di Piero Ignazi e Michele Salvati, e a Roma, alla Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg) con interventi di Lucia Annunziata, Pierluigi Battista, Marco Damilano, Miguel Gotor, Giovanni Sabbatucci e con il coordinamento di Giulio Anselmi.