Giungano: “A te che leggi dopo mezzanotte” amore non virtuale, nell’era informatica

Nella sala comunale di Palazzo di Città, ieri sera, ampia accoglienza “A te che leggi dopo mezzanotte” del direttore del nostro quotidiano Rita Occidente Lupo. In apertura, i saluti del sindaco Francesco Palumbo, che ha profuso complimenti all’impegno giornalistico e culturale del direttore, ben noto da tempo per la serietà e la qualità dell’informazione e dei messaggi che eslege da mistificazioni, riesce a trasmettere intervenendo costantemente nella contemporaneità, senza tema di smentite. Ampia disponibilità a realizzare anche altri eventi, in sinergia con il nostro quotidiano, ha palesato anche la grintosa consigliera comunale Serena Vaina, che ha realizzato l’evento in sintonia con il team amministrativo. Parole di elogio, al ruolo che le donne svolgono anche nella vita comunale, da parte di Palumbo, che ha stigmatizzato come sia le nuove leve, ben attente alla serata, grazie alla presenza in sala del Forum dei Giovani, che gli altri colleghi di Giunta, che non lesinano energie nel far decollare sempre ulteriormente il Comune cilentano nei circuiti turistici, per le notevoli bellezze anche storiche, che il paese, limitrofo alla perla agropolese ed ai templi pestani, vanta. In tale location, il libro della Lupo, che esamina i moti del cuore, senza scadere nella conflittualità, ma esaminando il vissuto che ognuno si porta dentro. Questo il commento critico di Corinne Galluzzo che ha stigmatizzato come sempre le donne, come dalle pagine della fatica letteraria con “Titanic”, ancora di salvezza di uomini spesso alle prese con difficoltà che rischiano di sommergerli nei marosi. Infatti, il diario-zibaldone, come proluso da Francesca Carrano, ben si presta ad un discorso universale, che non drizza il tiro solo verso l’universo rosa. “Giacchè la psicologia dei diversi sessi, varia- ha concluso la Lupo– ma proprio per questo atta all’integrazione delle personalità. E, quando invece non si verifica la complementarietà anche nell’intesa, la solitudine, anche di coppia. Il libro accompagna quasi pensieri, meditazioni, riflessioni che  in forma nominale a volte, altre in forma dialogica, si soffermano su tanti spaccati sentimentali, cullati da canzoni del nostro tempo, che nell’immaginario collettivo, destano emozioni e sensazioni. Una fatica letteraria che, dopo il terzo libro “Senza paura“, presentato dal presidente del Senato Renato Schifani presso la Biblioteca degli Atti parlamentari a Roma, non traccia l’iperbole della violenza, che ancora stria col femminicidio il pianeta rosa, ma pone una nota romantica a quel mondo individuale, che spesso in tanti soffocano in cuore, per tema di delusioni o pudore di non esser corrisposti.” L’appuntamento, giacchè il libro è stato salutato da scroscianti applausi, al volo primaverile, per ritornare su tematiche vecchie e nuove, che offrono di volta in volta nuovi spunti al dibattito contemporaneo. Sui ringraziamenti finali del Direttore, il plauso ad un Comune che sembra quasi sonnecchiare durante l’inverno, per ridestarsi in estate, senza mai smarrire il tranquillo identikit che lo connota, ammantato tra l’ameno verde!