Udc “Salerno Social City”: gruppo d’acquisto on-line per 40.000 famiglie

Il Coordinamento Cittadino di Salerno dell’Unione di Centro continua anche durante la fase di campagna elettorale a restare concentrata sulle problematiche che riguardano più direttamente la vita quotidiana dei cittadini. Una nuova iniziativa sarà presentata a breve all’amministrazione comunale di Salerno, grazie all’impegno costante del vice segretario cittadino Leonardo Gallo e del consigliere comunale Pakj Memoli. “Abbiamo deciso insieme – ha commentato l’avvocato Leonardo Gallo – di imprimere una svolta alle politiche del Comune di Salerno in senso squisitamente sociale. Dopo un attento lavoro di ricerca normativa e di confronto con esperienze civiche in altre realtà d’Italia, abbiamo redatto un progetto che chiameremo “Salerno Social City”, che ha l’ambizione di trasformare la nostra città in una comunità dove le politiche sociali non siano più un peso economico, ma una vera e propria risorsa“.Il progetto – in fase di definizione – prevede tre step che dovranno realizzarsi nel giro di 3, 6 e 12 mesi dall’avvio del programma. La prima azione riguarda la costituzione di un unico Gruppo d’acquisto, patrocinato dal Comune di Salerno e sostenuto da eventuali partner privati, cui potranno accedere tutte le famiglie salernitane, dando ovviamente precedenza ai nuclei familiari più disagiati. Grazie ad un sito web e ad una card, ogni famiglia iscritta potrà acquistare beni e servizi a prezzi agevolati (dai generi alimentari ai corredi scolastici, dalla benzina alle prestazioni sanitarie).”Abbiamo calcolato – ha aggiunto il consigliere comunale Pakj Memoli – che sono oltre 40mila le famiglie di Salerno città che potranno beneficiare del gruppo d’acquisto. Dal punto di vista operativo, stiamo immaginando anche una sede fisica nella zona industriale dove poter ritirare i beni acquistati non trascurando di collaborare con i grandi rivenditori cittadini“. Le altre due azioni consistono nella realizzazione di un percorso commerciale denominato “Botteghe d’artista“, grazie al quale poter mettere in commercio prodotti e lavorati realizzati dalle associazioni del Terzo Settore, per poter autofinanziare le politiche sociali in città. Ed infine l’istituzione di Centri servizi in ogni quartiere cittadino, al fine di aiutare le fasce deboli della popolazione nelle normali esigenze di ogni giorno (dai trasporti alle pratiche legali).