Infertilità di coppia

 La fertilità della donna raggiunge l’apice intorno ai 23 anni di età, per decrescere fino ai 30 e ancora più fino ai 35 anni e declinare ulteriormente dai 35 in poi, fino alla menopausa. Nell’ambito della vita riproduttiva della coppia ci possono essere vari fattori che la bloccano, riconducibili non solo ad mal alterata coscienza, ma al consumo di alimenti allergizzanti. Da un medico, peraltro ginecologo, ti aspetteresti, in breve, che abbia letto ogni cosa su “L’equilibrio acido – base”, quantomeno come lo descrive Silvano Mantovani per Akros edizioni, o magari “Il miracolo del pH alcalino” della Macrolibrarsi, e “qualcosa” sulla sinergicità delle sette ghiandole maggiori, che lavorano di continuo in parallelo, ma è discorso P.N.E.I. E’ facile, da bambini, con un pò di sterile farmacologia in testa e sicuramente non con la reazione di Selye attaccata ad una parete, prescrivere ormoni ipofiso-ovarici ed aspirinette: quasi che la flogosi della mucosa uterina (quella che non permette la fecondazione dell’ovulo!), parimenti intraovarica, non  sia dovuta all’impianto in loco della candida con le sue pericolose ife (infezione più che retrodatata), in derivazione di una disbiosi da cattiva condotta alimentare e da uso protratto di estroprogestinici nella donna, e a scarsa qualità nutrizionale nell’uomo cresciuto con pizze, formaggi, scatolami e nutelle. E non ci si venga a dire che occorrono antifungini tipo nizoral per sbloccare le ife, chè il nizoral te le propaga ancor più. In breve, consiglio d’oro, qualcuno direbbe della nonna (col cavolo!): a) due – tre cucchiai di Citrosodina in un recipiente colmo d’acqua, ai quali, allo scomparire dei granuli, va aggiunto il succo di due limoni biologici, appena svegli, per ambedue i partner, per due mesi, per ricomporre il naturale rapporto alcalino/acido di 3/1, invertito nel 90% dei casi; b) più cura della disbiosi con due compresse di Alga Kelp Lifeplan (o di altra buona derivazione) al giorno e dieta macrobiotica per sei mesi: ecco in sintesi, ma affatto, come si cura l’infertilità! Tutto questo, peraltro, se non corretto come sopra, porta (visto che l’estroprogestinico è carcinogeno di classe 1), a mutilitanti sezioni della ghiandola mammaria, e (ma come mandare una volta per tutte questi mandanti del nulla a quel paese!) a ultratossiche chemiostupidate, quasi che il ciclo cellulare non sia in dipendenza della stabilità del sistema immunitario, rappresentato per ben l’80% dalla flora batterica intestinale, quindi da una eubiosi dipendente da un sano rapporto alcalino/acido di 3/1, come detto! Torniamo all’aspirinetta: medesima banalità in campo cardiologico, dove invero la placca ed il danno endoteliale si verificano per stress ossidativo cronico, al di là dell’impegno del mesenchima, chè il tempo sposta i superimpegni metabolici sempre più a destra nella tavola di Recheweg: e quelli giù con pericolosissimi vasodilatatori, soprattutto retard! Ci sarebbe, d’ultimo, l’esame di una estroprogestinica coscienza: quella degli intervenienti e quella del prescrittore, che dovrebbero volgersi a pentimento perché sfruttatori di comodo, nel pregresso, dei diversi tempi concessi in variazione dal Creatore alla donna, e poi perchè un figlio, già appena “concepito”, non è affatto solo un insieme pur miracoloso di muscoli ed ossa, ma possiede già una sua specifica anima. Non vedo riflessioni, su ciò!

Michele Montuori