Eboli: Melchionda su piano spiagge

Il Consiglio Comunale di ieri sera è stato chiamato ad esprimere il proprio parere in merito al progetto preliminare PUA – fascia costiera. Un provvedimento di competenza della Giunta, che si è deciso di portare in sede di Consiglio per essere arricchito da ulteriori valutazioni e essere più ampiamente condiviso. Tuttavia – durante la seduta di ieri sera –  per mancanze del numero legale, non è stato possibile affrontare la questione e i lavori sono stati rinviati a data da destinarsi. A riguardo interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “il progetto preliminare relativo al Piano Urbanistico Attuativo della fascia costiera rappresenta una vera e propria svolta per il tratto di litorale compreso tra il limiti dei territori comunali di Capaccio e di Battipaglia. Area che ricopre un importante ruolo strategico nell’ambito del tessuto economico e produttivo del nostro territorio. Il proposito è quello di favorire una concreta e reale destagionalizzazione delle attività presenti nell’area allo scopo di inquadrarla fra quelle che a pieno titolo sono parte integrante del sistema produttivo locale. Difatti, – prosegue il primo cittadino – lo sviluppo di strutture permanenti, la cui attività si prolunga all’intero anno, significa promuovere il turismo e soprattutto riportare decoro ad un’area oggi scarsamente popolata – tranne che nella stagione estiva –  e che, dunque, soffre problemi di significativo degrado. Il Consiglio Comunale di ieri sera è stato chiamato, dunque, ad esprimersi su un progetto davvero importante per il rilancio turistico, commerciale e produttivo del nostro territorio. L’emendamento presentato, nel corso della seduta consiliare, è stato ampiamente condiviso da tutti; non condivido, pertanto, l’assenza di alcuni rappresentanti della maggioranza politica. Ritengo opportuno, quindi, – conclude il Sindaco di Eboli – appellarmi al senso di responsabilità di coloro che ieri sera non sono stati presenti al dibattito. I consiglieri comunali sono trenta, e tutti, nessuno escluso, hanno il dovere di partecipare al confronto. L’opposizione non deve assolutamente sentirsi assolta: essa ha il dovere nei confronti dei cittadini  – al pari della maggioranza – di prendere parte alle sedute consiliari, anche soltanto per esprimere il proprio dissenso e per contrastare, in maniera costruttiva, le proposte della maggioranza. Io credo che il dibattito politico non dovrebbe ridursi sempre e soltanto a scontro fra opposte fazioni, a prescindere dal merito delle questioni. Nell’interesse dell’intera Città, esso deve tornare ad essere un momento, anche serrato, di confronto, all’esito del quale si giunga a determinazioni il più largamente possibile condivise”.