Borbone in tour

Francesca Carrano

Lo scorso 20 ottobre Carlo di Borbone si è recato in visita a Cava de’ Tirreni, nulla di eccezionale in questa visita se non fosse legata al Movimento Neoborbonico. Nato a Napoli nel 1993 come culturale, il Movimento Neoborbonico si pone l’obiettivo di ricostruire la memoria storica dei popoli delle Due Sicilie, conta soci nel Sud, in Italia e all’estero, propone manifestazioni, pubblicazioni, mostre, convegni e seminari. Lungi dall’alimentare stravaganti idee filo monarchiche, riproponiamo qui la serie di primati del Regno Borbonico che governò le Due Sicilie dal 1734 al 1860. Nel 1735 venne istituita la prima “Giunta dei veleni” che si occupava di materia ecologica, nel 1737 venne fondato il primo teatro lirico della storia: il San Carlo di Napoli, nel 1738 vennero promossi i primi scavi archeologici del mondo (Pompei ed Ercolano), nel 1739 si istituì il primo Tribunale del commercio e nel 1751 l’Albergo dei poveri di Napoli. Nel 1754 per il prof. A. Genovesi si costituì la prima cattedra universitaria di economia, nel 1755 la prima Accademia delle Belle Arti e le prime leggi a tutela del patrimonio culturale ed artistico, nel 1763 si costruì il primo cimitero pubblico dei poveri, dal 1774 fu obbligatoria la motivazione delle sentenze, nel 1778 si costituì la prima Borsa Cambi e Merci e nel 1783 i primi cantieri navali di Castellammare di Stabia, nel 1786 la prima cattedra di astronomia a Napoli, nel 1787 la prima scuola militare italiana (la Nunziatella), nel 1789 le prime Leggi Sociali con lo Statuto di San Leucio (pensioni, asili nido, indennità per malattia), 1790 il primo osservatorio astronomico di Palermo (nel 1819 anche a Capodimonte), 1801 il primo Museo Mineralogico a Napoli, nel 1802 il primo Ospedale Psichiatrico a Palermo, 1812 la promulgazione della prima Costituzione italiana, 1818 la prima nave a vapore (Real Ferdinando), nello stesso anno il primo sistema pensionistico pubblico (col 2% d ritenuta mensile), nel 1820 il primo Codice militare, 1827 prima linea di navigazione europea con navi nazionali, 1831 prime carrozze “omnibus”, 1832 prima ordinanza in materia di raccolta differenziata, 1833 prima stazione metereologica mondiale: l’Osservatorio Vesuviano, 1833 la prima nave crociera italiana (Francesco I), nello stesso anno venne istituito il Corpo dei Pompieri, 1835 i primi ponti in ferro sospesi d’Italia, sul Garigliano e sul Calore, nel 1836 la prima Compagnia italiana di Assicurazioni Generali: la Partenopea Sebezia, la prima linea di navigazione marittima nazionale del Mediterraneo, nel 1837 la prima illuminazione a gas nella città di Napoli, 1839 l’inaugurazione della prima ferrovia italiana (tratta napoli-Portici), 1840 la prima industria metalmeccanica italiana (Officine di Pietrarsa), 1841 primo osservatorio sismologico del Vesuvio, 1843 primo faro lenticolare nel porto di Napoli, 1844 primo marchio DOC (all’olio di Puglia), 1847 primato nelle esportazioni verso gli Stati Uniti, 1852 primo bacino di carenaggio nel porto di Napoli e primo telegrafo sottomarino tra Reggio Calabria e Messina, 1852 primo telegrafo elettrico (fari lenticolari) tra Capua, Napoli, Gaeta e Caserta, 1860, anno dell’Unità, primo Stato in Italia per riserve auree delle banche centrali (il 66,3% delle stesse contribuirà alla costituzione dell’Italia Unita), primo bilancio pubblico in pareggio tra gli Stati preunitari, maggior numero di medici per abitanti in Italia, minor numero di condannati a morte in Italia e Europa, minore % di mortalità infantile, maggior numero di società per azioni in Italia, maggior quotazione della rendita di Stato (sulla borsa di Parigi al 120%), minore pressione fiscale al mondo, prima flotta militare e mercantile in Italia, prime compagnie di navigazione marittime mediterranee e transoceaniche, maggior numero di teatri e conservatori musicali, maggior numero di tipografie, riviste e testate giornalistiche, maggiore industria mondiale dei guanti in pelle e della seta, maggior numero di addetti all’industria e minor numero di emigranti in Italia. I dati su elencati sono stati forniti dal Movimento Neoborbonico che potete consultare in rete alla pag www.neoborbonici.it .foto:. associazione-legittimista-italica.blogspot.com