L’Europa dei popoli

Giuseppe Lembo

Se è stato, purtroppo difficile, se non impossibile unire il Nord ed il Sud dell’Italia, il Nord ed il Sud d’Europa, nonostante le comuni radici culturali, il forte legame per una altrettanto forte appartenenza identitaria, come potrebbe mai essere possibile, il solo pensare, ad unire il Nord ed il Sud del mondo? Pensare questo significherebbe essere dei veri e propri pazzi. Io voglio essere uno dei tanti e/o pochi pazzi che per il bene dell’uomo sulla Terra, sognano di unire il mondo. È un dovere da pazzi – saggi, pensare di unire il mondo; tanto è necessario per il bene primario dell’uomo del mondo. L’Europa, così come si è formata è, purtroppo, usata in modo assolutamente sbagliato. Ci si è superficialmente ed unilateralmente ritrovati insieme solo per soddisfare le esigenze dei banchieri e così dare corso a quell’Europa a senso unico della moneta unica (Euro) che, nel decennio, a passi sempre più veloci, si è trasformata in una vera e propria morsa mortale per tante realtà umane, per niente coinvolte nel progetto di “insieme europeo”;oggi chi ( e purtroppo sono tanti) ha subito le scelte dall’alto, rifiuta questo tipo di Europa Unita; rifiuta un’Unione nata unicamente per dare un’anima europea all’economia dei finanzieri e dei banchieri che, per soddisfare i loro insaziabili egoismi, hanno drammaticamente allontanato la gente europea dal comune impegno umano di continuare a stare insieme; a vivere insieme, sognando e costruendo a piccoli passi, mondi nuovi. Questa Europa, se non si vuole la fine di tutto, deve essere necessariamente cambiata; questa Europa di tradimenti nei confronti dei padri fondatori, produce solo incertezze di futuro, fortemente dannose all’insieme umano europeo. Questa Europa, per il bene della gente europea, così com’è, deve essere al più presto cancellata. Necessariamente e da subito, si deve saper pensare ad un nuovo modello d’insieme europeo; tanto, con il collante della buona politica (sempre che ancora ci sia) rappresentata da quella politica della sana rappresentanza che ha come obiettivo primario l’insieme umano; l’umanità dei popoli d’Europa, dalle radici forti e dall’appartenenza condivisa per comuni valori e cultura. Il futuro dell’Europa è, anzi deve essere, un futuro possibile di una convinta  e forte Unità europea; tanto, per unire con atteggiamenti solidali le tante diversità, le tante diverse appartenenze europee, diversità ed appartenenze che non devono assolutamente più dividere, ma solo unire, forti proprio del cammino umano di popoli diversi, di popoli dalle radici antiche, con un ricco patrimonio di valori e di saperi che, soprattutto nei momenti difficili, hanno unito e possono ancora unire anche le diversità, camminando insieme, per il comune obiettivo di mondi migliori, di mondi umanamente nuovi.