Pillole anticoncezionali: una memoria

Michele Montuori

La maggior parte delle donne che ha abbandonato le pillole contraccettive di “nuova generazione” della Bayer, Yasmin e Yasminelle (quarto contraccettivo orale più venduto), lo ha fatto per eccesso di effetti collaterali: stati d’ansia, gonfiori, nausee e capogiri, cominciati appena dopo averle assunte. Si legge anche di casi di trombosi, e della morte – solo in America! – di 50 donne. Sono 12.000 le cause legali contro la Yasmin affrontate dalla Bayer negli Stati Uniti, dove nel 2010 ha generato un mercato di 1,6 miliardi di dollari. La Bayer ha comunicato di aver patteggiato. Il fenomeno delle trombosi è un effetto collaterale noto delle pillole anticoncezionali, dovuto all’ipercoagulabilità del sangue che generano. In teoria questo rischio dovrebbe essere “minore” nelle pillole di seconda generazione, che contengono il levonorgestrel; meno sicuri si sono rivelati gli anticoncezionali di terza generazione; ora si sa che è lo stesso anche per quelli di quarta come la Yasmin, che contengono appunto il drospirenone, che sembravano inizialmente i più innocui. Meglio surclassarla, la pillola: provoca effetti fisici collaterali immediati (nausea, gonfiori, capogiri e vertigini), è un carcinogeno di classe I (provoca il cancro), e induce – nella terza, quarta decade di vita della donna – cisti mammarie, tiroidee, renali, surrenaliche e pancreatiche (che poi in medicina allopatica si pretende di curare malamente con altri ormoni o “tagliando”!). Non solo: il quadro interiore femminile ne risulta alterato in modo più o meno silente, più o meno grave. Personalmente, penso che questo passaggio di partner in partner, di attività sessuale in attività sessuale, che oramai sconvolge il globo intero, sia dovuto al fatto che ci si è affidati – senza colpo ferire, come se niente fosse! – ad un inusitato tossico, che sconvolge quel dono che, nella sua complessa dinamica, è il corpo umano. Ciò, al fine di mantenere “vivo” un rapporto uomo – donna. “Vivo”? Ma se la pillola è peraltro in sé omicida! L’essere umano mente, su questo antefatto fondamentale che evita di mantenere accuratamente in memoria! Come di sicuro, la donna avverte tale mancanza più dell’uomo, e mente più di lui, sottoponendosi “passivamente” a fragili carezze, il più delle volte incapace di evitarle  e di stabilire una dinamica di più o meno vissuta “rinuncia” , quantomeno di invito al partner di rispettosa contenzione assoluta (pre e postmatrimoniale, sì, tranne, ovviamente, che nel caso in cui si voglia generare un figlio), costi quel che costi, se il prezzo è – ma non ci si pensa!? – una vita umana (quella data e possibile senza Yasmin e simili). Di tali donne “rinuncianti” Qualcuna ci sopraggiunge in memoria: d’antico e, per incantevole seppur rara imitazione, ancor oggi.