Treni bianchi: quale sicurezza?

di Rita Occidente Lupo

Quello dei viaggi a Lourdes, un copione che si ripete. Vale a dire che il pellegrinaggio verso la Grotta di Massabielle, una tappa alla quale, negli anni, da quell’11 febbraio 1858, non solo il mondo cattolico, non si sottrae. La storia, infatti, narra di come la curiosità spicciola o il semplice morbo cronachistico, abbiano spinto tanti nel luogo delle apparizioni della Vergine a Bernardette, ricreduti proprio del proprio scetticismo. Ma Lourdes è anche l’acqua, il luogo dei miracoli. Di qui le carovane d’infermi, spesso votate all’ultima speranza, in un viaggio non senza sacrifici in termini anche fisici. E le associazioni di volontariato, che si fanno carico di mantenere in vita la fede e la speranza d’intere comunità. Ma, le Ferrovie dello Stato, non collaborano minimamente a rendere pulsante il bagno di fede. Oltre ai ritardi, che decisamente stonano, alla lcue del carico d’infermità che viaggia nei convogli, alla carenza anche d’infrastrutture, presso la stazioni ferroviarie, dal punto di vista dei servizi igienici, per offrire momento di servizio allorquando occorre sostare anche in attesa del treno, la sicurezza latita. Il recente episodio, accaduto nei confronti dell’Unitalsi di Treviso a fine agosto, denuda una situazione che da anni insiste. Che in Francia esista il pericolo “Marsigliesi” nel varcar la frontiera, risaputo! Ma che addirittura su territorio italiano, sassi da cavalcavia vengano scagliati contro treni bianchi, davvero incredibile! Probabilmente, quelli che un tempo erano appellati treni bianchi, per il carico di sofferenza a bordo, connotati con tanto di colore appunto bianco, che li distingueva, oggi non esistono più. Pertanto vengono confusi con gli altri convogli: ovviamente ciò non biasima chi s’è dedicato alla sassaiola! Occorrerebbe creare un sistema ferroviario consono a facilitare il percorso ferrato dei treni verso Lourdes, giacchè le vie del cielo, non  facilmente abbordabili agl’infermi. Inoltre, l’aeroporto, ovviamente non vicino alla cittadina mariana! Ogni anno milioni di pellegrini a Lourdes e sempre gli stessi problemi, a distanza di oltre un secolo e mezzo. C’è da augurarsi soltanto che prima o poi possa non il flusso dei visitatori recarsi in Francia in contrazione, come sta avvenendo in questi ultimi tempi, ma che il recupero di questi, avvenga favorendo il trasporto e soprattutto ravvivando la fonte autentica della spiritualità…ma quest’è un’altra storia!