Paestum: quel ‘diavolo custode’ di Salemme

La Fondazione Paestum Festival propone uno spettacolo ‘extra’  per la vigilia di Ferragosto: domani, martedì 14 agosto, infatti, sul palcoscenico del Teatro dei Templi sarà di scena Vincenzo Salemme nella sua ultima commedia, “Il diavolo custode”, che ha debuttato lo scorso 12 luglio nell’ambito del prestigioso Festival dei due Mondi di Spoleto. Un ‘diavolo’ della risata tra le vestigia dei templi dedicati alle divinità greche è un ‘cortocircuito’ da non lasciarsi sfuggire: da qui l’appuntamento ‘fuori programma’ – promosso dalla Fondazione a margine dell’evento istituzionale- con l’opera nuova ‘di zecca’ con la quale Salemme conferma la sua inesauribile vena di commediografo e la sua straordinaria capacità di regista, qui ‘sfruttata’ per spingere il pubblico ad ‘affrontare’, sorridendo, se stessi e le proprie paure. La trama è molto semplice: Gustavo (interpretato da Domenico Aria) è un uomo debole, un ‘fallito’, convinto che la vita non gli abbia dato il tempo giusto per realizzare desideri e sogni. In famiglia nessuno lo ascolta né rispetta la sua autorità e gli affari del suo bar vanno male.  Un giorno gli si presenta uno strano personaggio che si definisce “il diavolo” – interpretato dallo stesso Salemme – e che gli intima di reagire: lo mette a dura prova e le tentazioni propostegli per ribaltare la sua situazione, a partire dalla scelta di una nuova moglie, danno il via ad una serie di situazioni assolutamente sbellicanti oltre a diventare un inedito espediente per coinvolgere direttamente il pubblico in sala. «Ho voluto fare uno spettacolo che facesse venire voglia in chi lo vede di parlare di più con sé stesso, col diavolo che è in ognuno di noi senza averne tanta pauraspiega lo stesso Salemme perché se quel diavolo è in noi forse è solo un povero diavolo e non può farci del male. E magari vorrebbe darci solo una seconda possibilità. Perché diciamoci la verità, ci lamentiamo spesso con l’universo intero e con la vita che sono stati troppo crudeli con noi. Che ci hanno tarpato le ali, che ci hanno spezzato i sogni. E allora – prosegue il comico – immaginiamo che un giorno il nostro diavolo custode salga sulla terra e venga a dirci: “vuoi tornare a nascere e ricominciare daccapo? La vuoi la seconda possibilità? Ma sei sicuro che ne valga la pena? Ce la farai a fare di meglio?”. Ecco, questo è il tipo di domande che proverò a farmi insieme al pubblico ridendo un po’, senza cattiveria e senza paura, su noi stessi».Una filosofia trasportata in salsa comica e raccontata con battute, gag e situazioni esilaranti. Per l’occasione, Salemme ha rispolverato anche alcuni personaggi del suo vecchio repertorio dietro cui il diavolo si ripresenta di volta in volta al povero Gustavo: dal postino balbuziente al funzionario statale con problemi deambulatori, passando per nuove e sempre sarcastiche maschere dell’umanità. A portare in scena la commedia brillante, ricca della sempre attenta ironia propria del grande mattatore napoletano, un cast di tutto rispetto: Nicola Acunzo, Floriana De Martino, Andrea Di Maria, Antonio Guerriero, Raffaella Nocerino, Giovanni Ribò, oltre allo stesso Vincenzo Salemme, che firma anche la regia, e al già citato Domenico Aria. Le scenografie sono a cura di Alessandro Chiti, i costumi di Mariano Tufano, il disegno luci di Umile Vainieri e le musiche di Antonio Boccia.