A te che leggi dopo mezzanotte…”Scrivimi…”

Giuliana Rocci

Era stata una serata speciale: di quelle in cui sembra che tutto debba andare per il verso sbagliato, a partire dall’appunatmento. Andava su e giù dinanzi a quel cancello, col suo tubino nero ed il decolletè verniciato grigio, in attesa che lui giungesse. I rintocchi sembravano franare ogni sua attesa. Eppure, dalla mattina che lui aveva in agenda il loro appuntamento, assediato da una mitragliata d’impegni. Solo due ore prima, in pubblico, le s’era avvicinato ricordandole che si sarebbero visti dopo due ore, ma le lancette erano impietose! Come le sue scarpe, che le serravano quasi il calcagno, dandole un senso d’oppressione alle caviglie. Non sapeva che pensare dinanzi alla  sua assensa. Si diede un tempo, mica avrebbe potuto attenderlo in eterno. Ma, in cuor suo, temeva quasi che sarebbe stata una frana il tutto. Anzi si vergognava un po’ di quella sorta di clandestinità. Ad un tratto, lui in auto! Imbarazzo, disagio, la presero…buttò fuori la battuta più stupida “che bell’auto!” Alla fine, la scelta del ristorante di lusso: lei a raffica, lui silenzioso. Aveva paura di aprirsi “Piano, piano, dammi tempo, non subito alla nostra età si parla d’amicizia, di sentimenti…” Lui a riccio, lei gli apriva il cuore…alla fine s’incrociarono con lo sguardo, si capirono al volo e lei glielo disse che tra loro, le parole non servivano. Lui l’accompagnò sotto l’hotel: era la serata della partenza… il suo cuore rimaneva con lui, che non avendo neanche il coraggio di prendele la mano….ammutolito attendeva che fosse lei a prender iniziativa e lei a dirgli che si sarebbero rivisti,  sarebbe andata ancora da lui tra qualche giorno… intanto lui “continuiamo a scriverci…”