Salerno: Figli delle Chiancarelle contro manifesti abusivi

I Figli delle Chiancarelle hanno inoltrato una lettera alla Procura della repubblica presso il tribunale di Salerno ed all’AGCOM in merito ai manifesti che da circa un mese a questa parte hanno letteralmente tappezzato spazi e muri della città. Sui manifesti in questione campeggia la scritta “Era così – Sarà così” unitamente ad alcune foto di edifici che un tempo insistevano nell’area detta “delle chiancarelle”, alle spalle delle scuole Elementari Barra, ed una foto del plastico del condominio privato denominato “Crescent”. Pur essendo stati affissi negli spazi gestiti dal Comune di Salerno i posters non recavano impressi i timbri di autorizzazione previsti per legge e pertanto sono da ritenersi abusivi. Molte copie del manifesti in questione erano state affisse nel centro di Salerno, ma anche in altre zone della città, sia negli spazi riservati alle affissioni comunali, sia sui muri degli edifici e in altri luoghi ove vige un tassativo divieto di affissione. Gli stessi manifesti sono apparsi in seguito sui totem pubblicitari comunali dislocati in diverse piazze cittadine, recanti stavolta il logo ufficiale del Comune di Salerno. La comunicazione veicolata dalle affissioni è fuorviante dal momento che mette a confronto un’area storica lasciata volutamente al degrado –denominata delle “chiancarelle” – e costituita da cantieri navali, un istituto nautico, un hotel, un parco giochi per bambini, 5 platani secolari, diversi opifici ed un cospicuo tratto di spiaggia e mare sacrificati per la costruzione del condominio privato “Crescent” e dell’antistante piazza. Un inno abusivo alla speculazione edilizia in virtù di un malinteso criterio di riqualificazione=cementificazione. Inoltre si contesta la pubblicità del condominio privato i cui appartamenti sono tutt’ora in vendita. I FDC ricordano inoltre che i lavori del cantiere Crescent sono al momento fermi in seguito alla sospensiva della IV sezione del Consiglio di Stato «per evitare che la prosecuzione dei lavori per la realizzazione di un edificio di cospicue dimensioni, in una situazione controversa, produca una trasformazione dello stato dei luoghi difficilmente reversibile». Il “Sarà così” è di per se un affronto all’Organo Supremo della Magistratura amministrativa che esprimerà il suo parere di merito sulla fattibilità dell’opera solo dopo il 23 ottobre, data dell’udienza!