Salerno: Figli delle Chiancarelle alle autorità per l'ordigno

Inviata individualmente dai Figli delle Chiacarelle al Ministero degli Interni, al Prefetto, al Questore e al Sindaco di Salerno. Nel pomeriggio del 6 luglio è stato diffuso in Salerno l’allarme per il ritrovamento, nel corso di scavi per la realizzazione di un condominio per civili abitazioni, di un ordigno inesploso risalente alla Seconda Guerra Mondiale, di presumibile produzione britannica, tant’è che è stata istituita una zona rossa di rispetto, con evacuazione dei residenti e di alcune strutture pubbliche, quali la capitaneria e i presidi delle forze dell’ordine nell’area portuale, nel timore che lo spostamento avvenuto nelle operazioni di scavo possa aver innescato un detonatore chimico. Sconcerto nella cittadinanza (si veda la stampa locale di questa mattina) ha causato la diffusione della notizia che in realtà l’ordigno sia stato rinvenuto non nel pomeriggio del giorno 6, ma nel corso della giornata precedente, per cui si sarebbe consentito che per circa ventiquattro ore i residenti, la capitaneria di porto, le forze dell’ordine stanziate in servizio, fossero esposti al rischio dell’imprevedibile deflagrazione. Da aggiungersi che nel corso di giorno 6 nell’area si è svolta una manifestazione di lavoratori con blocco del traffico su strade nelle vicinanza del luogo del rinvenimento, per cui una eventuale deflagrazione avrebbe potuto causare una autentica strage