Evviva Cassano!

Angelo Cennamo

Nell’italietta dei benpensanti, dei finti colti e dei progressisti, di quelli che la sera leggono Kant, a volte senza capirlo, c’è chi si indigna se un calciatore, cresciuto tra i vicoli della Bari vecchia e sfuggito alla malavita solo grazie al talento generoso del dribbling, chiama gli omosessuali “froci”, e chissenefrega se lo sono, peggio per loro! Questa la sintesi del fantantonio pensiero regalato ad un cronista che, in sala stampa, ha stuzzicato il campione sull’argomento, forse per cercare uno scoop o semplicemente per provocare il suo lessico colorito e molto country. Cassano lo conosciamo, la classe preferisce esibirla più sul terreno di gioco che fuori dal campo. E’ un ragazzotto allevato ad orecchiette e super santos. A soli 17 anni, esordì con la squadra della sua città segnando il goal più bello contro l’Inter di Moratti. Era il dicembre del 1999 e quel gesto atletico gli cambiò la vita, trasformandolo in una star del calcio internazionale. Da allora il ragazzo della Bari vecchia ha cominciato a navigare nell’oro : ingaggi milionari, tanto successo, tante donne. Ma pochi libri. Ecco allora la sua colpa : Antonio non ha studiato, non ha la giusta sensibilità per comprendere la differenza tra “gay” e “frocio”, non distingue tra “omosessuale” e “ricchione”. E quando si augura che in nazionale di froci non ce ne siano, all’orecchio dell’intellettuale pipi, quella frase diventa un affronto verso chi dell’omosessualità ne fa invece una bandiera. Ma Cassano non ha sovrastrutture mentali e culturali, si esprime con una spontaneità grezza e con una gioiosa vitalità, che lo rendono personaggio amato e detestato al tempo stesso. La sua greve schiettezza riflette uno stereotipo già in voga in televisione e raccontato al cinema da un altro barese celebre, quel Chezzo Zalone, che, manco a dirlo, gli “uominisessuali” li prende in giro con una delle sue parodie più scanzonate. Il Cassano vero somiglia molto al finto Checco, e la sua mascolinità ancestrale, talvolta esibita fuori luogo, lo fa apparire come la perfetta icona dell’anti gay-pride. Cassano la ostenta esattamente come certi culattoni ( direbbe un leghista navigato) mostrano i loro corpi depilati, tra i lustrini e le pailettes di carri rumorosi e pagliacceschi. Troppo facile accusarlo per quelle frasi sì infelici, ma in buona fede. 

Foto Il Foglio.it

  

 

21 pensieri su “Evviva Cassano!

  1. Ha detto bene Avvocato: Cassano non ha gli strumenti culturali per esprimersi senza venir frainteso. Proprio come tutti quelli che devono per forza interessarsi di cosa uno fa e con chi in camera da letto: gli mancano gli strumenti culturali per guardare a ciò che conta per davvero, tipo l’onestà o l’intelligenza. Mi chiedo cosa avrebbe risposto l’ingenuo Cassano se gli avessero chiesto se tra gli azzurri ci fosse uno stupratore o uno stalker.

  2. cassano è cassano, cennamo è cennamo, il giornalista stuzzichino è uno scemo che se avesse avuto i nomi avrebbe dovuto farli e non giocare con cassano (anche se sarebbe più corretto l’outing) e chi ha gridato allo scandalo è fuori luogo -come lo sono state fuori luogo le scuse di cassano-.
    mi piace ricordardi che il presidente della puglia, che tu detesti politicamente, è “frocio” felice e dichiarato e questo non ha comportato proprio niente visto che è stato eletto e rieletto contro tutto e tutti.
    a napoli, la tua città, i “femminielli” e i “ricchioni” sono acetti e inseriti. il problema dell’omofobia, caro angelo, è che c’è chi pensa, per una perversione intellettuale, che una scelta sessuale comporti l’escusione dai diritti e dal rispetto. purtroppo c’è una parte politica che pensa che meglio puttaniere che frocio, che andare a letto con minorenni, o fare le corna alla moglie, sia una cosa giustificabile rispetto ad un rapporto omo stabile e vero. e pensa pure che se uno “difende” i gay lo fa perchè lo è o ha tendenze. e che infine fa finta di non vedere i reati di pedofilia conclamati, oscurati e offuscati dalla chiesa cattolica romana.
    l’omofobia è una cosa troppo grave che genera violenza e discriminazioni non accettabili in nessun tipo di società. purtroppo il sopravvento di ideologie post-fasciste e di sette che governano, almeno in Italia, il dibattino sulla morale possono dare come frutto anche questa specie di articolo dove si mette di mezzo il povero e talentuossissimo cassano (che direbbe di questo scritto “ma che cazzo dici”)utilizzato per rivendicare posizioni estremiste e pure un poco pericolose.

  3. Cassano e il mondo del calcio sono gli ultimi che possono permettersi di giudicare gli altri. Stasera tornano a casa perciò la smetteranno di far notizia fino al prossimo calcioscommessa.

  4. Il titolo dell’articolo forse è fuorviante. Non ho particolare simpatia per Cassano, nè per il calcio moderno. L’ho scritto per contrapporre il machismo da bar di certi ragazzotti al gay pride di certi altri. Detesto entrambi i fenomeni. Allo stesso modo trovo insopportabile l’idea che si possa legiferare sull’omofobia, aggirando così l’art. 3 della costituzione ( che viene brandito solo quando fa comodo).

    Saluti e grazie per l’attenzione. AC

  5. L’articolo 3 e’ eloquente. Legiferare sull’omofobia non e’ affatto in contrasto con la costituzione mentre lo e’ continuare a fomentare l’odio per le minoranze sessuali. Ci ha provato Avvocato, ad usare l’ingenuo Cassano a propugnare le sue tesi malcelata, ma e’ riuscito solo ad evidenziare che chi ha pregiudizi omofobi ci o sessisti e’ povero in cultura. Oserei dire, per restare in tema, che il suo e’ un magnifico esempio di autogol intellettuale. Onore al merito che comunque ha trasmesso una grande verità: e’ l’ignoranza che la fa da padrone. Come mai sorvola sul discorso stalking e stupro?

  6. L’avvocato Cennamo ci sa fare a interpretare un articolo tanto chiaro che lo capiscono anche i bambini. In effetti il naif Cassano sarebbe stato più “in” chiedendosi se tra i suoi compagni ce ne sia qualcuno che viola il codice penale per reati contro la persona, in primis la pedofilia. Ma forse la risposta è scontata. Non ci sono pedofili tra i giocatori. Quelli sono in altre istituzioni quasi intoccabili. Quanto agli omosessuali non capisco che c’entra l’articolo 3. E’ un reato esserlo? E’ una condizione patologica da denunciare? Non mi risulta caro avvocato.
    Corinna

  7. Davanti alla legge siamo tutti uguali senza distinzione di sesso : chi ha cercato di far passare quel mostro giuridico attraverso il quale l’aggressione di un omessuale sarebbe stata punita con una pena più grave rispetto all’aggressione di un etero, non ha capito nulla dei gay e dell’uguaglianza tra le persone. E’ questo conformismo becero che danneggia i gay più di ogni altra cosa. Mille volte meglio Cassano di certi paladini del nulla!

  8. Avvocato, mi pare che cerchi disperatamente di non rispondere concretamente. Seguiamo per assurdo il suo ragionamento: aggressioni etero uguali aggressioni omosex. Bene, ma allora tutti i signori che fanno apologetica contro l’omosessualità sono non punibili? Ma allora il reato di apologia di reato dove va a finire? Sui reati, quelli veri, che riguardano la sfera sessuale sorvola in un modo assai poco rispettoso. E’ vero che c’è un noto (alle cronache) stalker che è omofobo all’estremo, e le due cose non vanno a braccetto, ma vogliamo o no dire cosa è o non è reato? Caro avvocato, mi sa che a volte si comporta come uno che ha la volpe sotto l’ascella. Doppio autogol, complimenti.

  9. Siamo o non siamo in un paese libero? L’apologia contro l’omosessualità non è reato! Così come non è reato l’apologia contro gli eterosessuali. Se un tizio dice : gli omosessuali non mi piacciono, sarà libero di esprimere una sua opinione, o l’Italia è diventata un Iran capovolto? Posso dire che preferirei avere un figlio etero piuttosto che uno omo? O lei preferirebbe dire il contrario? E piantatiamola con questa stupida retorica!

  10. Un Avvocato che perde la pazienza? Mi sa che ho toccato un nervo scoperto. Pazienza, il commento lo ha scritto lei. L’apologia contro l’omosessualità non è reato certo, ma l’apologia di reato esiste e il confine è sottile. Io non ho figli putroppo Avvocato, ma se ne avessi avuti mi sarebbe bastato che avessero una vita felice. Retorica è credere di essere migliori degli altri quando non si è minimamente in grado di reggere un dialogo. Impari dai suoi colleghi di redazione, quelli in gamba ovvio, cosa vuol dire rispondere educatamente anche a chi muove critiche.

  11. Io di critiche ne ricevo sempre e le accetto volentieri da tutti. Chi ha la sfortuna di leggermi lo sa bene. Quello che non accetto è il subdolo tentativo di attribuirmi idee sugli omosessuali che non ho mai avuto. Chi crede di aiutare e perorare la causa dei gay trattandoli con una sensibilità diversa produce il risultato contrario. I gay non hanno bisogno di pietismi nè di leggi ad hoc : si difendono bene da soli.

  12. Sfortuna di leggerla no davvero Avvocato. Guardi che è lei che parla di greve schiettezza e di stereotipi riguardo alle parole di Cassano. E’ sempre lei che fa riferimento alle frasi infelici di Cassano. Io non voglio difendere i gay, ma non mi piace quando si usano i limiti altrui per ostentare le proprie idee. Se ne ha voglia vorrei riprendere il discorso sullo stupro e lo stalking e come ha aggiunto Corinna la pedofilia. Cos’avrebbe risposto il buon Cassano se il giornalista gli avesse detto che un calciatore azzurro è un pedofilo, uno stalker o uno stupratore? Prevengo l’ovvia contestazione: non si ragiona sulle ipotesi. Ma caro Avvocato, lei avrebbe scritto un articolo se la domanda a Cassano fosse stata questa?

  13. I pedofili e gli stupratori sono delinquenti. Immagino che avrebbe risposto di rivolgersi alla polizia. Io non ho ostentato nulla, ho solo contrapposto l’orgoglio machista di Cassano al gay pride. Posso dire che non mi piacciono entrambi i fenomeni? Posso dire, senza attribuire la frase ad altri, che il gay pride offende gli omosessuali. Posso scrivere che, se fossi un gay ( condizione rispettabilissima), mi vergognerei di quei carri pagliacceschi che esibiscono checche, più che omosessuali? Ecco il senso dell’articolo : chi esibisce la propria mascolinità pecca di cattivo gusto esattamente come i maschi che sculettano su quei carri. L’ipocrisia e il conformismo di questo paese, invece, impone di non criticare la sfilata delle checche perchè la si associa simmetricamente alla difesa dei diritti ( che sono un’altra storia). Spero di essere stato chiaro. Ad ogni modo, continui pure a criticarmi liberamente. Me ne farò una ragione.

  14. Marco,

    ma lei sta scherzando? Ma di quale reato parla? Ma di quale ignoranza parla?

    Io non posso essere libero di dire ciò che penso e cioè che mi fa ribrezzo il rapporto omosessuale?

    E perché mai non potrei dirlo, se parlo in generale senza cioè entrare sul personale di un singolo?

    Ho più strumenti culturali di Cassano eppure la penso come lui.

    Embé? Mi vuole mettere in carcere o in un ghetto?

  15. avv. Cennamo….come si “sente nel tritacarne?”
    ora le do un momento di “fiato”, in modo che anche lei possa difendere i “froci”, come dice Cassano.

    L’omosessualità è un vizio che distrugge l’essere nella sua umanità e che a lungo andare(visto che si tratta di atto sterile) potrebbe distruggere l’umanità e per questo ogni azione che stigmatizzi questo vizio è giusto ed opportuno.
    Comunque se in Italia ci sarà una ulteriore decadenza dei costumi mi vedrò costretto a chiedere “asilo politico” al Kenia:

    ” 29 Novembre 2010 18:27 ESTERI
    (ANSA) – NAIROBI – Giro di vite sui gay in Kenya. Il primo ministro Raila Odinga durante un raduno politico ha chiesto l’arresto per gli omosessuali affermando che il loro comportamento e’ ‘innaturale’. ‘E’ una follia che un uomo si innamori di un altro uomo visto che ci sono tante donne’ ha detto Odinga, forse per rispondere alle numerose campagne condotte dagli attivisti pro-gay contro l’omofobia nel Paese. In Africa l’omosessualita’ e’ punita dalla legge in 38 Stati su 53, tra questi c’e’ anche il Kenya. ”

    L’omosessualità è un peccato contro natura che grida vendetta agli occhi di DIO.

    in bocca al lupo

  16. Si è parlato tanto di Cassano, personaggio “ruspante” del nostro calcio e del suo giudizio, chiaro e inequivocabile, sui gay.
    Ma che dire di Cecchi Paone? uomo colto e intelligente, sta scatenando, un pò alla volta, sottilmente, senza dare eccessivamente nell’occhio, una campagna pro-gay finalizzata
    non più soltanto alla giusta tutela dei diritti degli
    omosessuali ma all’affermazione della bontà del modello di vita omosessuale e alla sua promozione e magnificazione.
    Già qualche anno fa il sign. Cecchi Paone volle informarci (ma nessuno glielo aveva chiesto) di essere gay. Oggi, non pago di ciò, ci fa sapere di “essere stato” con un calciatore della Nazionale informandoci che, nella stessa squadra, c’è un altro azzurro omosessuale. Grazie tante, ma non sentivamo alcun bisogno di saperlo, nè la notizia ci sconvolge.
    Esistono stili di vita omosessuale ben diversi e assolutamente apprezzabili e accettabili. Lucio Dalla ne è stato un esempio.

    Insomma, attenzione non a Cassano ma ai personaggi come Cecchi Paone. Al confronto, il villico Antonio di Bari vecchia, con la sua spontaneità, è un angioletto.

  17. Temo che il ruspante Cassano sia solo l’elemento di stress di un problema più profondo. Abbiamo delle Leggi (sicuramente perfezionabili) e l’omosessualità non è reato. Abbiamo un DSM4 in base al quale non è patologia. Mi chiedo: dov’è il problema?
    Un vecchio detto recitava: “vivi e lascia vivere”. Certo, lo sbandieramento delle proprie abitudini private per prevaricazione morale è un mio elemento personale di stress. Ovvero: non me ne frega niente se sei omosex. Solo non parlarmi della tua sfera privata solo perché non ti capirei. Io ho una attrazione verso le donne e non ti parlo della mia sfera privata. Per il resto su questa terra ci staremo ancora per un po’ se prendo per buone le previsioni catastrofistiche di un articolo su questo giornale, per cui relax e tolleranza.
    E nessuno sconto ai pedofili specie se insegnanti, allenatori e preti.

  18. Caro Avvocato, dopo il commento del Lupo forse capirà di più il mio punto di vista.

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