Scoutismo e religione: l’amore guidi le tue azioni e i tuoi pensieri

Padre Oliviero Ferro

Nel discorso al Jamboree (grandi riunione degli scout ogni 4 anni) del Pacifico così diceva Baden Powell “Nella mia vita ho trovato almeno tre modi di affrontare le difficoltà con successo. Il primo è il Dovere, il secondo la Giustizia, il terzo, l’arma più potente, l’Amore”. Nel 1937 incoraggiava i suoi scout ad andare avanti con l’amore, che è l’agente più potente di tutti “questo spirito d’amore è,dopo tutto, lo spirito di Dio che lavora dentro di voi” e citando san Paolo “la Fede, la Speranza e la Carità restano tutte e tre; ma la più grande di esse è la Carità”. Questa frase che segue, potrebbe essere scritta all’inizio di qualche libro o sulle pareti della nostra stanza “Fai in modo che sia l’Amore a guidare le tue azioni e i tuoi pensieri”. Più ci mettiamo al servizio degli altri, più sviluppiamo la nostra anima, fino a che diventa una parte di Dio stesso. E l’uomo trova la felicità di essere giocatore nella squadra di Dio(!!!). La scintilla d’Amore che esiste in ogni uomo, se non viene esercitata, si perde e muore. “servire significa sacrificare il proprio piacere o convenienza per dare una mano a colore che ne hanno bisogno…questo aiuta a sviluppare in te quella scintilla d’Amore, finchè diventerà forte da sollevarti gioiosamente al di sopra di tutte le piccole difficoltà e noie della vita. E’ un essere benedizione per colui che dà, come per quello che riceve. Questo Amore è la “particella divina” che è in ogni uomo, cioè la sua anima…E’ qui che risiede per l’uomo la possibilità di ciò che va sotto il nome di vita eterna: sviluppare la sua anima finchè, da particella divina, diviene una parte di Dio stesso. E’ là che egli trova la felicità di essere un giocatore nella squadra di Dio”. L’Amore è servizio (ricordiamoci della frase di Gesù: lavatevi i piedi gli uni gli altri!). il nostro primo obiettivo deve essere il compimento attivo del bene, piuttosto che una passiva bontà d’animo”. Baden Powell era molto concreto, come ci ricordava Gesù nel discorso dell’ultimo giudizio (avevo fame, sete….e mi hai dato da mangiare, da bere…). I suoi consigli sono sempre chiari. Così diceva “nel vostro dovere verso il prossimo, siate servizievoli e generosi. Siate anche sempre riconoscenti per qualunque gentilezza che vi venga usata e fate attenzione a dimostrare che siete riconoscenti. E ricordatevi che un regalo che vi viene fatto non diventa vostro fino a che non avete ringraziato il donatore….Ricordate che essere buoni è qualche cosa, ma che fare il bene è molto di più”. Indipendentemente dalla confessione religiosa, educhiamo all’amore verso Dio che si esprime nel servizio verso il prossimo. E’ questa la nuova prospettiva a cui mirare nella formazione delle nuove generazioni. Baden Powell era stato molto colpito dalle devastazioni della prima guerra mondiale, a cui molti scout avevano dovuto partecipare. Per questo, lanciando tanto tempo prima il discorso della mondialità, del mondo globale, dice “l’unica solida base su cui si può costruire è lo spirito dell’amore e la buona volontà tra i popoli, invece delle gelosie e delle diffidenze”. Bisogna mettere davanti ai ragazzi le due semplici forme dell’insegnamento di Gesù:”AMORE VERSO DIO: per condurre il ragazzo a una maggior conoscenza e a un miglior amore di Dio, attraverso lo studio della Sua opera. AMORE VERSO IL PROSSIMO: espresso attraverso il servizio agli altri. Il suo atteggiamento verso Dio è gratitudine per i benefici ricevuti e il suo modo di esprimerla è il servizio reso, in nome di Dio, ai suoi simili”(1924). Per BP ,nessun uomo può essere veramente buono, se non crede in Dio e obbedisce alle Sue Leggi. Dando dei consigli ai Capi, gli educatori, dice “incoraggiamo il Lupetto, proseguiamo nell’esploratore, l’abitudine a compere buone azioni. E, in tal modo, tramite l’AZIONE, si sviluppa neo ragazzo, lo SPIRITO di disponibilità ad aiutare gli altri; finchè come Rover e come adulto egli venga ispirato dallo SPIRITO a sottoporsi al sacrificio e al servizio. Un ragazzo impara con il fare, non con un precetto. AMARE per lui è solo un atteggiamento spirituale astratto, mentre la sua espressione concreta RENDERE SERVIZIO è qualcosa che egli può fare.” Per BP è necessario educare ad essere cristiani, non solo la domenica e offre alcuni esempi concreti “ciò che io personalmente consiglio agli scouts nel giorno del Signore è di NON MANCARE MAI, al mattino, di recarsi in chiesa o in cappella o alla processione, a seconda della loro religione. Il pomeriggio poi potrà essere dedicato a tranquille attività scout sul genere dello studio della natura, alla ricerca di piante e insetti, strisciando e appostandosi dietro animali e uccelli per osservarli; oppure visitando musei o gallerie di valore o ascoltando Dio attraverso la buona musica, se il tempo e le circostanze rendono impossibili le uscite in campagna:o infine raccogliendo fiori e portandoli ai degenti negli ospedali. Quest’ultima forma di attività è la migliore, perché comporta non solo di essere buoni, ma, ciò che è assai meglio, un fare del bene”. Forse, forse, se seguissimo questi suggerimenti (e lasciando da parte computer e cose simili), può darsi che avremmo delle persone più contente e felici. Perché non provarci? Non costa niente!