A te che leggi dopo mezzanotte…”Alone again”

Giuliana Rocci

Gliel’aveva detto una domenica mattina, umida della pioggia notturna agostana, al tavolino di un bar tra il verde, mentre lui le offriva un gelato alle creme e lei rintuzzava il dolce con l’amaro che le dava quell’interrogativo assediante, cosa rappresentasse per lui, dinanzi al quale lui dribblava. Un cd stanco, Celine Dion che laconica affidava la sua “all by myself” a lei, che gli sfilava gli occhiali da sole e si guardava nello specchietto retrovisore, mentre si riaggiustava qualche ricciolo ribelle e lui, che li recuperava all’istante:  lei lo guardava impietosa, incalzante; lui chiuso a riccio implorante, lanciandole Sos d’imbarazzo…al punto da esaperarla. Una guerra di nervi col cuore. Lei decisa a chiudere quel rapporto, dopo sette anni d’indecisioni, chiedendo come caparra solo di saper i suoi sentimenti… lui, dietro una timida inquietudine mal celata, le aveva preso  la mano, portandosela al cuore  per farle capire che l’amava! Chissà perchè ora ch’era passato oltre il doppio degli anni, la primavera le rimandava quelle immagini: da allora tanti volti nella vita d’entrambi, tante cose mutate, ma loro.  gli stessi. Lui, con qualche stria bianca incipiente alle tempie, lei con i riccioli distesi a giorni alterni. S’era disteso anche il loro rapporto, almeno così sembrava, quasi quiescentemente amicale: finisce così, dicon un po’ tutti, quando le cose vanno per le lunghe, invece, per lei, sempre il tuffo al cuore. L’amore, senza tramonto, anche per lui, che non poteva non incontrarla coinvolto. Il sole  per loro splendeva implacabile sempre al vedersi: non s’eran mai persi nel tempo, di giorno, come di sera, coi jeans, come con i giacconi!  Quella domenica del passato, lei aveva posto l’ennesima chiusura a quel rapporto. Almeno così aveva creduto! A casa, aveva strizzato fazzoletti, cancellato i suoi numeri telefonici da ogni agenda, da cell…ovunque! Lui aveva capito ch’era arrivata all’esasperazione: l’aveva telefonata pretestuoso…lei gelida! Aveva sofferto le sue notti insonni, chiuso la favola di Alice, cercato di metabolizzare quell’incontro che la ricaricava a mille…invece, il destino, avrebbe continuato il suo corso. Se l’era portato sempre tra tanti volti, altri incontri che avevano incuriosito la sua vita. Qualcuno era andato dritto per le spicciole nel porgerle le sue avances, qualche altro aveva avuto un discreto riserbo. Ma, al di là del ruolo, finiti tutti non solo per non aver fatto nel suo cuore molta breccia, ma anche perchè non funzionava. Succedeva qualcosa che inevitabilmente mandava in frantumi quei damerinii, senza che lei comprendesse il perchè. Addirittura qualche megera, sopravvissuta alle ceneri del rogo medievale, per strada le aveva sentenziato che al destino non si può sfuggire…che ogni rapporto si sarebbe infranto perchè…malgrado lei s’inquietasse e desiderasse altro, era solo lui il suo compagno di vita! Rabbia, sgomento, a volte l’assediavano al solo ricordo giacchè lui gamberescamente non la rendeva felice. No, non era felice con lui che non le dava amore! Che continuava a piroettare col cuore ed a farle strozzinaggio sentimentale! Si sentiva quasi tradita dalla vita, verso la quale aveva sempre mostrato generosità. Ora era giunta al capolinea sentimentale d’una vicenda che l’aveva appesa per troppo al filo delle incertezze: da un bel pezzo gli aveva detto che non le importava più conoscer i suoi sentimenti…li sapeva, ma il dramma era che lui  continuava a non volerli vivere. Bene, la vita le avrebbe riservato ancora una possibilità. Non avveva tagliato già poderosamente, andando contro il mondo anni prima? Si ritrovava con cicatrici ancora aperte..ma ancora armata di bisturi nel dare un ennesimo taglio definitivo: stavolta, dopo aver dato tutto se stessa in un’impresa al suo fianco, dinanzi alla sua chiusura, davvero sarebbero state le ultime nevralgìe sentimentali a strapparle lacrime per lui! Non meritava proprio che, dopo aver toccato con lui la luna beffarda di tante sere, ancora una volta dovesse ritrovarsi sola, senza di lui! “Alone again…” non era per lei…ma nenache per lui che, malgrado tutto, senza di lei, sarebbe restato solo come sempre, orfano di quell’ossigeno che lei gli aveva dato sempre, senza debito di ritorno!