Finalmente e’ partita la mostra interculturale

Padre Oliviero Ferro

In questa tranquilla serata del 3 marzo 2012, di fronte a un bel gruppo di amici, padre Benigno, superiore dei Saveriani a Salerno, ha dato il via alla Settima Mostra interculturale, ricordandoci che quando si conosce una cultura, se ne apprezzano tutti gli aspetti. E avvicinando le lingue, capiamo la ricchezza che possiamo ricevere. Oggi, ormai, possiamo essere presenti in tempo reale in tutto il mondo che come dice san Guido Conforti (era il suo sogno) può diventare un’unica grande famiglia. Subito dopo, Massimiliano, del Centro Educazione Mondialità, ci ha ricordato che il titolo della Mostra è : “OI DIALOGOI. Segni,suoni,parole”. La lingua permette la comunicazione. Nelle tre sezioni della Mostra, saremo invitati, partendo dai Segni (i vedere), passando per i Suoni (ascoltare) per arrivare alle Parole (parlare). All’inizio, ci dicono gli studiosi, c’era il linguaggio gestuale,visivo. Così nella prima sala si parlerà dell’origine delle lingue. Nella seconda, invece, la lingua diventa suono. Vedremo la molteplicità e diversità del linguaggio (si calcolano almeno 6000 lingue). Per poi arrivare al parlare, con i linguaggi moderni (giovanile, del corpo, braille, esperanto…). Lo scopo della Mostra è di arrivare alla comunicazione autentica, di recuperare l’autenticità del linguaggio, del dialogo, anche attraverso lo studio delle lingue. Ha lasciato poi spazio a un breve filmato in cui padre Tonino Melis, l’uomo che cerca parole, ci ha parlato della sua esperienza con i Masa nel Nord Camerun. Il suo entusiasmo nel ricercare in tutti i modi le parole per salvare il patrimonio linguistico dei Masa ci ha detto anche questo è un modo di fare missione e di annunciare il Vangelo. Infine, gli studenti del Liceo “Da Vinci” di Salerno, che hanno collaborato con le loro idee all’allestimento della Mostra, ci hanno presentato un video, una specie di telegiornale con cinque lingue dai cinque continenti. Ci hanno lasciato la domanda “tutte le lingue sono importanti, ma possono anche essere delle barriere?”. E poi, via, dopo il taglio del nastro, a visitare la Mostra. Interessante, bella, ben curata. Non ci resta che dire: venite a visitarla. Ne tornerete a casa arricchiti.