Pagani: 15° edizione “Festival di teatro e musica”

Un uomo del Sud che si trasferisce a Milano, i suoi disagi, la sua ingenuità, la ricerca della fortuna e le difficoltà di vita di un emigrato. Tutto amalgamato da una lucidità e da una comicità fulminanti. E’ tutto questo Menefotto, l’attesissimo spettacolo che, nell’ambito della 15esima edizione di Scenari, sottotitolata Nani e ballerine,  porta a Pagani uno dei comici più interessanti del panorama italiano, Rocco Barbaro. Consacrato sul piccolo schermo da programmi televisivi di successo, Rocco Barbaro è attivo sulla scena teatrale sin dal 1986. Menefotto è nato dai tempi del «Pippo Chennedy Show», per poi crescere con «Bulldozer» e «Zelig Circus». Venato da note autobiografiche, racconta di un emigrante a Milano che, per la sua somiglianza con Michele Placido, finisce per farne la controfigura. L’esperienza autobiografica di emigrante calabrese alle prese con la stressante realtà milanese è proposta in un cabaret acuto e divertente, con risvolti amari e satirici. In primo piano finiscono i classici stereotipi dell’Italia settentrionale, ma anche l’ansia di integrazione dell’emigrato. Da qui si snodano una fitta serie di divertentissime parodie, che raccontano dell’abisso, esistente ancora oggi, tra i due estremi della penisola. Il calabrese Barbaro diverte il suo pubblico con una comicità fulminante, tuttavia senza toni urlati, giocata esclusivamente su una spontaneità geniale. Il suo umorismo ricorda quello di altri attori dell’area milanese che hanno fatto scuola come Dario Fo, Giorgio Gaber, o Paolo Rossi, comici della parola più che del gesto o della mimica, che hanno ricavato il proprio successo raccontando, in diversi stili, ciò che avviene nella società. Rocco Barbaro è sulla scena dalla fine degli anni ’80, passando dai concorsi per nuovi comici e dal teatro, al cinema, alla televisione e alla radio. Ha vinto i primi premi nei principali concorsi di cabaret d’Italia (primo posto alla prima rassegna nazionale per giovani comici “La luna che ride”, a Monza nel 1993) ed ha trionfato all’importante “Festival Nazionale dell’Umorismo Amore Mio di Grottammare”. Ha debuttato nei più prestigiosi teatri italiani come il Parioli di Roma ed il Ciak di Milano. Nel 1997 avviene la rivelazione al grande pubblico con la trasmissione «Pippo Chennedy Show», su Rai 2, condotta da Serena Dandini e Corrado Guzzanti. Poi arrivano il «Maurizio Costanzo Show», su Canale 5, «Superconvenscion» e «Convenscion a colori», su Rai 2, «Bulldozer», sempre su Rai 2, «Zelig», su Canale 5, «Colorado Cafè», su Italia 1,  e «Cuork», su La 7.