Conosciamo i Balega (Congo Rd): le doti

Padre Oliviero Ferro

C’erano papà e mamma con tre figli e una figlia. In quella situazione, il papà si trova davanti a un grosso problema: come fare, con una sola figlia, a procurare una sposa a ciascuno dei tre figli maschi? Era costumanza, tra i Warega, usare la dote ricevuta per la figlia, per sposare il figlio. Pensa che ti pensa, chiede anche il consiglio della moglie. E finalmente il padre trova una possibile soluzione al problema: per la figlia, da tre famiglie diverse, riceverà tre doti differenti e così sistemerà pure i figli. Per ogni dote versata, si fissa pure il giorno delle nozze, che è il medesimo per tutti e tre. All’avvicinarsi del giorno stabilito, il padre evidentemente è su tutte le spine e teme di grosso. La moglie viene ancora una volta in aiuto al marito:”Ti fingerai morto, avranno compassione di te e tutto finirà lì”. Al giorno stabilito si presentano due giovanotti, futuri sposi, mentre il terzo, pure lui, si è finto morto. Arrivati alla casa della sposa, i due sono accolti da grida e da pianti. Guardano e scorgono all’interno il papà della sposa, morto. Il padre disse ai figli:”Mettete a fianco del mio corpo uno scoiattolo morto e quando sentite la puzza della sua decomposizione, venite a liberarmi”. Usando le dovute precauzioni, seppelliscono il padre. Ma così avviene pure per il terzo pretendente. Quando i tre figli vennero per liberare il padre, pure il terzo pretendente uscì dalla sua tomba e questi solo potè tornare a casa con la sua sposa.