Riceviamo e Pubblichiamo da Casa Pound

Egregio Direttore, augurando a lei ed all’intera redazione di Dentro Salerno un nuovo anno all’insegna dell’informazione e della cronaca come è da sempre nel vostro stile, colgo l’occasione per rispondere agli interrogativi posti nell’editoriale pubblicato il 29 Dicembre scorso: CasaPound Italia non è identificabile con il gesto di un folle colpevole dell’immane tragedia causa di due vittime incolpevoli. Gianluca Casseri era un simpatizzante che come altre centinaia aveva sporadicamente frequentato la nostra sede di Pistoia, non ricoprendo né la veste di militante né quella di responsabile. La nostra idea ci porta ad identificarci nel motto “Siamo quello che facciamo” diventando così uno stile di vita e non soltanto un credo politico. Di pari passo non possiamo chiedere la patente di sanità mentale a chiunque si avvicini alla nostra associazione. Dietro il gesto di un singolo non c’è alcuna colpa morale né di istigazione da parte nostra. CasaPound a Salerno fin dalla sua nascita è: promozione sociale (Caf gratuito e banco alimentare), sport (riapertura del campo di bocce di Torrione Alto), cultura (cineforum e conferenze), politica attiva al fianco dei cittadini (Ferma Equitalia, Difendi la tua sete, Tempo di essere madri). Quanto alle sterili polemiche provenienti dalla figlia del poeta che dà il nome al nostro movimento ribadiamo che l’eredità morale, educativa e culturale dei grandi personaggi della storia appartiene alla collettività; per questo ci sentiamo di accomunare il pensiero libero di Rino Gaetano a quello eroico di Alessandro Pavolini, lo spirito ribelle di Ernesto Che Guevara agli insegnamenti poetico-economici di Ezra Pound.

 Cordialmente

Luca Lezzi Responsabile regionale cultura Cpi