Osservatorio economico sulla Provincia di Salerno

Nicola Crisci*

Il Rapporto sul settore manifatturiero della Provincia di Salerno realizzato dall’Osservatorio Economico Provinciale della Camera di commercio con la collaborazione dell’istituto Guglielmo Tagliacarne è stato presentato dal presidente Guido Arzano, in conferenza stampa, con l’intervento del dott. Paolo Cortese, responsabile degli Osservatori Economici dell’Istituto G. Tagliacarne. Presenti il Vice Presidente e il Segretario Generale dott. Raffaele De Sio. Il Rapporto, in sintesi statistiche, soprattutto della Regione Campania, segnala gli aspetti strutturali, le specializzazioni produttive e le dinamiche conseguenziali. Sommariamente è articolato nei percorsi e caratteristiche dell’industria nel quadro normativo italiano, regionale e comunitario, nelle misure delle piccole e medie imprese, nel manifatturiero, nell’industria, nell’internalizzazione, nelle dinamiche congiunturali, negli investimenti, nelle azioni per favorire l’internazionalizzazione, nell’innovazione, nelle reti di impresa, nel porto commerciale. Per ogni materia vi sono puntuali annotazioni che evidenziano il processo di progressiva espoliazione industriale di un tessuto produttivo largamente imperniato sulla piccola impresa; la lieve flessione dell’export manifatturiero soprattutto nell’industria alimentare e nell’export provinciale, la modesta vocazione tecnologica; un andamento complesso soprattutto per imprese minori; investimenti per lo più destinati alla sostituzione di attrezzature e macchinari obsoleti, i maggiori ostacoli con i costi troppo elevati per le imprese, un interesse limitato per reti di impresa. A cura dell’Ufficio stampa è allegata un sintesi dello stesso. Il Rapporto è certamente uno strumento di orientamento culturale fondamentale per una conoscenza diffusa dell’economia provinciale nei settori di attività in Agricoltura, Manifatturiera, Costruzioni e Servizi. E’ da segnalare che la consultazione dello stesso Rapporto, con i dovuti approfondimenti e, persino impressioni, suscita molti interrogativi, in quanto è un modello nazionale di ricerca e, pertanto, può essere estraneo alle fonti specifiche e peculiari per la frammentazione del nostro territorio e delle relative attività, sia nelle dimensioni quantitative e qualificative. Estraneità originata in partenza dalle fonti normative delle definizioni, delle classificazioni, delle incentivazioni nella loro pesante incidenza per un auspicato diverso positivo quadro economico. Ancora, purtroppo, queste utili microricerche sono assenti in tutte le sedi ed è una occasione per sollecitare l’Osservatorio Economico Provinciale ad incontri con esperti di economia locale, indipendentemente dai soliti di convegni di associazioni economiche, sindacali e politiche. L’accurata iniziativa culturale e curata gestione pragmatica del presidente Arzano e del Segretario Generale De Sio, ora, con le norme della Legge Salva Italia, meritano approfondita collaborazione, in un contesto provinciale, in declino come documentano le quotidiane cronache. Una scelta per nuove frontiere culturali anche per nuovi modelli locali anticrisi. Premesso che ritornerò sul tema delle statistiche della provincia di Salerno con recensione dell’interessante volume per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, sempre per iniziativa della Camera di Commercio, mi sia consentito sottolineare che occorrono statistiche territoriali, provinciali, in particolare, dedicate alle aziende individuali, microaziende, piccole e medie per analisi reali sui percorsi del loro sviluppo economico e con i loro relativi dipendenti. Quasi quotidianamente, dalle cessazioni ai fallimenti, alle sospensioni con cassa integrazione, la crisi è paurosamente presente. Sono queste le statistiche provinciali che possono acculturale i salernitani: dagli amministratori ai lavoratori, dai docenti universitari agli studenti. E’ consentito auspicare creatività e nuovi progetti, documentando il negativo contesto, con  “cattedrali nel deserto”, direi con cimiteri medi e grandi, ed anche di multinazionali del passato con il ricordo di sperperi miliardari a Salerno e nella nostra Provincia.

*Docente universitario f.r. di Diritto del Lavoro