Il Vangelo dell’Immacolata Concezione- Abbazia Della Scala

 

 

Luca, capitolo 1, versetti da 26 a 38

Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “ Ti saluto, o piena di grazia , il Signore è con te “. A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse:” Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo…”. Allora Maria disse all’angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo”. Le rispose l’angelo: “ Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo…Nulla è impossibile a Dio”. Allora Maria disse: “ Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l’angelo partì da lei. Parola del Signore

Un pensiero su “Il Vangelo dell’Immacolata Concezione- Abbazia Della Scala

  1. Sia lodato Gesù e Maria.

    Mi perdoni, Don Marcello, la mia gratitudine e il mio profondo amore verso la Mamma Celeste, mi spinge a voler condividere con tutti i miei fratelli e sorelle in Cristo Gesù, il Commento dello Spirito Santo dettato all’ umilissimo sacerdote di Napoli, relativo a ciò che lei ha su menzionato.
    Grazie.

    Tratto da LA SACRA SCRITTURA – NUOVO TESTAMENTO- I QUATTRO VANGELI commentati dal Sac. Dolindo Ruotolo, Casa Mariana Editrice ” APOSTOLATO STAMPA” da pag.933-34 Introduzione – San Luca
    3. Il Vangelo di Maria.

    Raccogliamoci interiormente per meditare questo libro prezioso, che può chiamarsi il Vangelo di Maria. Quello che la Madonna conservò nel suo Cuore Immacolato, e non disse a nessuno, lo raccontò a San Luca, e noi dobbiamo essere grati a questo evangelista che ci ha conservato il ricordo di una storia tanto tenera ed ammirabile. Se ci avesse conservato solo il Magnificat, già meriterebbe tutta la nostra devozione e riconoscena.
    Egli fu medico valoroso, come risulta dal suo stesso modo di scrivere delle malattie, per le quali usa i termini tecnici, quali si riscontrano nelle opere dei contemporanei, e specialmente in Discordie; noi, dunque, possiamo ricorrere a lui per i nostri stessi malanni, e supplicarlo ad intercedere per noi presso la Vergine Santissima per ottenerci necessità corporale, soprattutto la sanità dell’ anima e la vita eterna.
    E’ dolcissimo per noi il meditare questo Vangelo di misericordia, perchè siamo poveri peccatori, ed è soavissimo trovare in questo cammino la Regina delle misericordie. Che cosa mirabile è il camminare per vie ricche di tanta soave poesia e sapere che sono le vie della verità che conducono al cielo! Il racconto ci affascina, ma non appaga la fantasia, nutre il cuore e contraendolo lo sforza ad essere tutto di Dio.
    O Maria, basta vedere Te, fiore profumato del nostro esilio, per sentirci rianimati nel pellegrinaggio penoso; basta vedere il frutto divino del tuo seno, per sentirci inabissati nella divina misericordia!
    Dove possiamo trovare parole più rassicuranti per confidare? Dove il cuore può trovare accenti più soavi di perdono?
    Siamo peccatori, ma il sangue del tuo Figliolo è la nostra fiducia, e tu sei la Mamma amorosa che ci conduce a Lui e ci porta nelle braccia della sua bontà. Donaci, o Maria, la grazia di seguire Gesù come pecorelle del suo ovile, e col tuo misericordioso amore accompagnaci ai pascoli dell’ eterna vita.

    Lode a Dio Padre in eterno, Gloria a Cristo Signore, salga allo Spirito Santo l’ inno di Fede e di Amore.

    Santa Festa dell’ IMMACOLATA a tutti.

    marialuisa.cavaliere@libero.it

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