Mirabelli- presidente emerito della corte costituzionale – per una cultura degli avvocati per la mediazione civile e commerciale

prof. avv. Nicola Crisci

 Sul Mediatore l’art. 43 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (Consiglio europeo, 7 dicembre 2000) detta: “Qualsiasi cittadino dell’Unione o qualsiasi persona fisica o giuridica che risiede o della sede sociale in uno Stato membro ha il diritto di sottoporre al mediatore dell’Unione delle istituzioni o degli organi comunitari, salvo la Corte di Giustizia e il Tribunale di primo grado nell’esercizio delle loro funzioni giurisdizionali”.Alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo ed anche alla Corte di Giustizia di Lussemburgo ed alla Corte costituzionale pendono i ricorsi dell’avvocatura italiana sulla legittimità della recente legislazione italiana. Con appunti introduttivi abbiamo già segnalato, con indicazione bibliografiche, le incerte sorti del percorso giudiziario (www.ordavvsa.it articolo Dentro Salerno, quotidiano on-line). Sul Diritto dell’Arbitrato e meta di risoluzione delle controversie alternative alla giudiziaria ad iniziativa del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Salerno, ha svolto una puntuale relazione il Presidente Emerito della Corte costituzionale il prof. Cesare Mirabelli. Il titolo “Cultura della mediazione delle liti e professioni forense” è stato trattato in una chiarissima accademica lezione, anche con interventi conversazionali, dal prof. avv. Mirabelli, ordinario nell’Università Tor Vergata di Roma e nella pontificia Università Lateranense, nonchè Presidente della Corte di arbitrato dell’Associazione Italiana per l’Arbitrato. Il prof. Mirabelli è autore, fra i saggi ed articoli, de La Costituzione italiana (Roma, Ares, 2010; Economia della giustizia, Domanda, offerta, organizzazione delle cause civili e con Luigi Paganetto Roma, Donzelli, Editore, 2005 e L’appartenenza confessionale. Contributo allo studio delle persone fisiche nel diritto ecclesiastico italiano, Padova, Cedam). Dopo l’intervento critico del Presidente dell’Ordine degli avvocati di Salerno, avv. Americo Montera, e dell’organizzatore avv. Marco Marinaro, si è soffermato, con una straordinaria motivata sintesi sulle problematiche del vecchio e nuovo istituto della mediazione conciliativa, nei suoi vari aspetti normativi, organizzativi ed applicativi, tentativo obbligatorio e volontario, stragiudiziale ed endoprocessuale, evidenziando le finalità ed il relativo parziale processo per i tempi ed costi e le questioni minori, la complessità nascente della peculiarità dei rapporti individuando un modello di appropriatezza. Rilevante e, persino, pregiudiziale è il comportamento delle parti, specialmente quando è previsto un titolo esecutivo con il verbale di conciliazione. Ulteriormente interessante anche e, soprattutto, la posizione dell’avvocato per interessi tariffari e relativa cultura professionale, senza poi non ricordare gli orientamenti contrastanti della giurisprudenza e, persino, gli interventi legislativi successivi (riforme, modificazioni, condoni, per esempio). Per un modello auspicabile sono da prevedere qualificate e specializzate competenze dei mediatori, degli avvocati, di organismi di mediazione fuori da un mercato professionale, indipendenti, autorevoli e, innanzitutto una celere amministrazione della giustizia, nonchè una preliminare presenza di nuovi percorsi formativi nella università.