AgroInvest: Pip Scafati, Cda chiama Comune per salvare progetto

Il Consiglio di Amministrazione di Agro Invest S.p.A. si è riunito questa mattina nella sede sociale di via Michelangelo Buonarroti ad Angri. Tra gli argomenti in discussione, il Cda ha prestato particolare attenzione al Piano degli insediamenti produttivi di Scafati, alla luce degli esiti dell’ultimo bando per l’assegnazione dei lotti scaduto il 20 ottobre scorso, che ha prodotto cinque istanze. Su proposta dell’Amministratore Delegato Franco Annunziata, il Consiglio di Amministrazione ha recepito ed approvato un documento nel quale sono sintetizzate le varie fasi dell’iter di attuazione della zona industriale di Scafati fino alla situazione attuale, con il relativo ed aggiornato quadro economico-finanziario. Il documento che trasmetteremo al Comune di Scafati – ha spiegato l’Amministratore Delegato Franco Annunziata   rappresenta la cronistoria del progetto del P.I.P. di via Sant’Antonio Abate, con la descrizione dettagliata di tutte le fasi del suo iter, fino agli ultimi eventi. La situazione è critica. L’ultimo bando non ha prodotto i risultati che ci aspettavamo,  facendo registrare solo cinque istanze. Facendo i nostri conti, abbiamo preso atto del fatto che, allo stato attuale, considerando quanto dovuto agli espropriati e quanto dovrà essere restituito alle aziende rinunciatarie, l’intera operazione rischia di saltare. A questo punto c’è bisogno di un intervento forte da parte del Comune di Scafati, di cui Agro Invest è braccio operativo. Trasmetteremo il documento al Comune di Scafati, chiedendo al Sindaco di reperire le risorse finanziarie necessarie per affrontare insieme la difficile situazione, anche rimodulando il progetto stesso, ovviamente sempre con il supporto tecnico di Agro Invest. Sono certo che il Sindaco Aliberti non farà venir meno il suo apporto, considerando che ha finora dimostrato di avere a cuore il progetto del P.I.P. e che l’operazione della zona industriale di Scafati rappresenta una priorità per l’Amministrazione comunale”.