A Vietri il lavoro ………..non c’è più!

Continua il nostro viaggio attraverso le realta’ occupazionale a Vietri sul mare,ed i dati che emergono sono veramente  preoccupanti.Un grido d’allarme sulla situazione che non vede all’orizzonte barlumi di sereno,viene dal Presidente del’Ente Ceramica Vietrese Nicola Campanile.Come è la situazione occupazionale in ambito artigiano a Vietri?  Ovvero quanti operai ,oggi, lavorano nel settore ceramico? Quest’anno si registrano significative variazioni nel comparto della produzione effettuata all’interno dei confini territoriali del Comune di Vietri:

nel 2007 : n. 53 imprese

nel 2008  : n.54 imprese, 

nel 2009  : n.51 imprese,

nel 2010  : n.51 imprese

a fronte di un numero complessivo di imprese sostanzialmente stabile, abbiamo una significativa modificazione delle forme societarie delle imprese :

nel 2007 :  il 15 % s.r.l.    il 2% s.a.s.    il 6%  s.n.c. – il 77% Ditte Individuali

nel 2010 :  il  7 % s.r.l.    – il 12%  s.n.c. – il 65% Ditte Individuali con evidente contrazione delle D.I. (è diventato sempre più insostenibile il peso economico della iscrizione all’anagrafe di una piccola azienda a conduzione familiare a causa della contrazione notevole dei ricavi, dell’aumento della concorrenza sleale, e dei notevoli ed onerosi obblighi di legge). Nel 2007 registriamo complessivamente n. 371 addetti alla produzione  Nel 2010 registriamo complessivamente n. 202 addetti alla produzione. Con una contrazione di  ben n.169 addetti alla produzione pari al 46% Quanti ne sono stati licenziati o non riescono più a trovare lavoro? Dal 2007 al 2010 sono stati espulsi dal mercato della produzione interna della Ceramica Vietrese n.169 addetti pari al 46% in meno sugli occupati nel 2007. Com’è la situazione delle aziende e delle  botteghe Artigiane vietresi?  Negli ultimi due anni vi sono state più aperture o chiusure? Nel mentre dal 2007 al 2010 si è assistito ad una contrazione degli occupati e ad una sostanziale stabilità nel numero delle imprese di produzione, abbiamo registrato un consistente incremento delle superfici di vendita (commerciale) sul territorio vietrese. Ciò evidenzia molto chiaramente che : un numero di occupati precedentemente nella produzione oggi svolge il lavoro di commercializzazione (negozio commerciale) approvvigionandosi  sia da produttori locali che da produttori fuori dal territorio vietrese; un numero consistente di esercizi commerciali sono stati aperti da parte di produttori (spesso abusivi) di altri territori ( Cava, Salerno, ecc.) offrendo il loro prodotto a Vietri spacciandolo come produzione locale usufruendo della notorietà del luogo: Vietri. Il risultato, ad oggi, è che l’offerta del prodotto ceramica vietrese si alza notevolmente nelle quantità abbassandosi notevolmente nella qualità e nel prezzo, creando un regime di falsa competitività  e distruggendo l’immagine costruita nel consumatore del prodotto ceramica vietrese. Qual è il fatturato , negli ultimi due anni , dell’azienda ceramica vietrese? Prendendo a riferimento la quota di fatturato delle aziende di produzione ceramica incidenti sul territorio del Comune di Vietri sul mare, nel 2007 pari a 100 possiamo affermare che a tutto il 2010 si è avuta una contrazione del fatturato complessivo di circa il  35 % , laddove la media statistica del fatturato medio per azienda era nel 2007 pari € 168.000,00 ed oggi è pari a  circa € 110.000,00. Cosa è stato fatto dalla organizzazioni sindacali per la difesa dei lavoratori dell’ambito ceramica a Vietri? Le organizzazioni sindacali di categoria (CNA – CONFARTIGIANATO – CLAAI – ACAI ecc) hanno potuto solo intervenire sul campo della assistenza per gli incentivi alle imprese previsti dalle leggi (incentivi europei, artigiancassa, borse lavoro, formazione) . Come punto di partenza delle strategie intraprese da poco meno di un anno, l’Ente Ceramica Vietrese invece, ha inteso stabilire che deve essere solo e soltanto l’azienda , quella iscritta all’anagrafe, al centro del “sistema ceramica” , e non, come invece capita spesso, quelle sue pittoresche appendici. Perché se non c’è l’azienda al centro del sistema, allora ci saranno anche i “cinesi” di casa nostra. E le cose andranno sempre peggio per Vietri.  In effetti, l’Ente Ceramica Vietrese ha varato un metodo, un modello. E’ a questo modello , a questo metodo, che ritengo si possa ispirare (Pubblico e Privato) per la futura azione: Legalità : un mercato senza legge è un mercato fuorilegge. Va chiarito una volta per tutte tra chi fa impresa e chi fa il furbo. Tutela legale della denominazione territoriale “Vietri sul mare” : L’art.18, comma 1,lett.e del R.D. 21/06/49 N929 (Legge Marchi) prevede che non possono essere registrate da terzi come marchi propri le indicazioni geografiche idonee ad ingannare il pubblico, l’impiego del nome Vietri è da considerasi peraltro ingannevole, in quanto idoneo a creare confusione e disorientamento del pubblico in merito alla provenienza geografica dei prodotti che vengono offerti da aziende di produzione ceramica che pur risultano essere presenti nei comuni viciniori, della provincia di Salerno e sul territorio nazionale-Lotta all’abusivismo dilagante ed alla contraffazione della Ceramica Vietrese (questo argomento è considerato una emergenza )  ( è un furto per le imprese, un danno per lo Stato, un crimine verso la società ).Proprio la particolare congiuntura economica esige, oggi più che mai, un intervento forte per la lotta al lavoro nero e alla contraffazione- Certificazione di identità del produttore, Certificazione del prodotto e tutela del consumatore- Il consumatore deve essere messo sempre in grado di identificare un prodotto proveniente da un produttore di Vietri o da un produttore di altra località- Progetto Strategico di Comunicazione .  Bisogna sostenere fortemente la campagna dell’Ente Ceramica Vietrese di evidenziazione e sensibilizzazione al consumatore per il riconoscimento ed individuazione delle autentiche ceramiche vietresi, al fine di evitare raggiri o truffe al consumatore.I ceramisti vietresi hanno la consapevolezza di avere la forza e il dovere di “fare sistema” con il territorio, mettendo in moto tutte le risorse che dispongono per elaborare un Progetto Strategico di comunicazione per il posizionamento e la riconoscibilità dell’artigianato di qualità vietrese, come  rivalutazione e alla riqualificazione del comparto. Noi sappiamo bene che , oggi più che mai ( proprio in presenza di questa straordinaria crisi internazionale di sistema), è possibile assicurare un concreto futuro di sviluppo e non solo di sopravvivenza dell’intero territorio, creando per i prossimi 5 secoli ancora lavoro ed occupazione. E dalle Amministrazioni Comunali attuali e precedenti? Mi consenta di stendere un velo pietoso sulla Amministrazione Comunale di Vietri. Purtroppo siamo oggi in presenza di personale politico-amministrativo poco significativo per immaginare un concreto sviluppo della Ceramica Vietrese. Spesso la Ceramica Vietrese è considerata solo palcoscenico per personali esibizioni o evoluzioni strampalate che non hanno finora apportano alcun concreto contributo al miglioramento della situazione produttiva ed occupazionale. Troppo spesso la Ceramica Vietrese è considerata dalle Amministrazioni Comunali , la “propria” Ceramica Vietrese, quella dell’amico dell’amico a cui far vendere un oggetto , e non un patrimonio collettivo. Ed è triste vedere che invocare la Legalità per la difesa e lo sviluppo della Ceramica Vietrese può spesso diventare solo un fastidioso attacco all’antico e barbaro rituale della clientela elettorale. Per questo non crediamo di avere la ricetta infallibile come rimedio a questa crisi di sistema, ma siamo caparbiamente convinti che in ogni caso bisogna agire, e non restare fermi ad aspettare aiuto da qualcuno o dallo zio d’America. E agire per la Ceramica Vietrese vuol dire oggi mettersi in discussione con ciò che sappiamo fare bene, con la creatività, il design e la qualità, con il rispetto dell’ambiente in cui viviamo, con la ricerca ed innovazione di prodotto e di processo, con la comunicazione.  Per i prossimi cinque secoli.” A questo punto,ci chiediamo, la drammatica situazione del lavoro a Vietri è nota agli amministratori vietresi, o essi  vivono su un mondo fatto di sogni ed illusioni?

                                                                                                            Antonio Di Giovanni