Vallo di Diano: Codacons, cittadini ed utenti presi nella rete e c’è anche chi non può pagare le bollette in scadenza perché “i trasporti pubblici latitano”

Se anche gli uffici postali non riescono a svolgere le loro usuali funzioni, apponendo all’entrata il cartello “Ufficio Postale boccato – problema Telecom”, allora le cose sono alquanto serie e meritano un minimo di intervento ufficiale da parte del gestore della rete. Tanto per far comprendere al cittadino (preso nella rete) e agli enti gestore che emettono bollette con precise date di scadenza, cosa sia successo. Anche perché, ancora ieri, le comunicazioni telematiche erano al palo.Vorremmo allora metterci, per un momento, nei panni del cittadino con una bolletta in scadenza 2 agosto 2011? E proviamoci.  Si parte da un giorno in cui sono in pagamento le pensioni e già questo rende gli uffici postali affollati. E allora si cerca di trovare rimedio ad una lunga attesa in un giornata d’agosto, per fortuna non eccessivamente calda, in un locale di pochi metri quadrati, per chi ha i mezzi, visto che i trasporti pubblici, per quanto afferma qualche politico locale (preso forse dalla sindrome dell’altrove), latitano. Per spiegare ai lettori, questa sindrome potrebbe essere attribuita a chi, dopo aver vissuto per anni in una condizione di deficienza di alcuni servizi, si sveglia una mattina e dice: “Oggi manca quel servizio!”. Una persona non affetta da tale sindrome, potrebbe allora domandare: “E fino adesso non te ne sei accorto? Dove vivevi, altrove?”.  Si prova, allora, con propri mezzi con gli Uffici Postali di centri limitrofi, che si sa essere poco frequentati. Per Teggiano, tuttavia, la situazione è diversa. In questa ridente cittadina i servizi postali sono andati proprio in tilt (e non certo per colpa di Poste Italiane!). Addiritttura in una sede periferica vi era il cartello “Ufficio Postale bloccato – problema Telecom”. Come non ringraziare chi ha affisso quel cartello visibile dall’esterno? Ma un cittadino sprovvisto di mezzo proprio e, come abbiamo visto, di mezzi pubblici, secondo quanto oggi affermano alcuni politici colpiti dalla sindrome dell’altrove, che doveva fare, vedere la propria bolletta scaduta e la mora affibiatagli sulla prossima bolletta? Una tripla ingiustizia (senza rete, senza servizi pubblici e con la mora sulla prossima bolletta) a cui sarà purtoppo difficile mettere rimedio nella penisola delle cricche che craccano e scroccano sulla pelle dei cittadini, dove la solidarietà per l’ultima persona è l’ultima delle preoccupazioni di chi amministra nel privato, come pure nel pubblico. Resta, come consolazione per gli ultimi di queste terre, solo il “discorso della montagna” e la nostra più convinta solidarietà. E, per fortuna, il ritorno alla normalità – a quanto ci consta – nella giornata di oggi.