Sapri: Camera del Lavoro ricorda lunghe battaglie e ringrazia gente del Golfo di Policastro

Una lunga storia iniziata il 28 luglio 1979 quando don Giovannino Iantorno, allora parroco della città, il Comitato di lotta e la CGIL, chiamarono a raccolta la popolazione del Golfo di Policastro in una grandiosa manifestazione che impose alla politica di allora l’apertura immediata del nosocomio saprese. Una lunga battaglia vinta dopo le estenuanti ed interminabili attese durate ben trent’anni. Da allora la battaglia non si è mai sopita. Negli anni ottanta una dura battaglia condotta da alcuni sindacalisti e dirigenti aziendali CGIL nella ASL, addirittura attraverso lo sciopero della fame, portarono ad ottenere il commissariamento  della struttura con l’intervento dell’allora Presidente della Repubblica. Una battaglia che sortì la stabilizzazione del personale precario che prestava servizio presso l’Ospedale di Sapri. Quindi le lotte per l’apertura di due reparti assolutamente essenziali per salvare la vita a tanti cittadini utenti dell’Ospedale: Il reparto di Anestesia e la Rianimazione. Nel 2009, infine, con una battaglia intrapresa, su iniziativa della CGIL, da tanti primi cittadini del Golfo di Policastro, tanti politici provinciali e regionali e soprattutto da tanta gente comune che, nel ricordo di don Giovannino Iantorno, si mobilitarono per evitare il ridimensionamento della struttura ospedaliera saprese. Una battaglia che portò al riconoscimento del secondo Livello dell’Emergenza per un presidio ospedaliero di primaria importanza. Una lunga storia di battaglie sindacali che non si interrompe. “Questa è la lunga storia che abbiamo vissuto, tutti insieme, in questi anni, per difendere il diritto alla salute per l’intero Golfo di Policastro – ha dichiarato Domenico Vrenna Responsabile della Camera del Lavoro Territoriale CGIL – nel ricordo commosso di don Giovannino Iantorno continueremo la lunga lotta per salvaguardare il Presidio Ospedaliero di Sapri; una lotta a difesa dei diritti dei cittadini, dei malati e dei lavoratori, al fine di scongiurare qualsivoglia intenzione di ridimensionamento per una struttura che è di primaria importanza” ha aggiunto Vrenna.