Cure palliative ancora al palo…

di Rita Occidente Lupo

Dolore e infermità. Quando le patologie acuiscono i propri strali e diventa straziante contare gli attimi, che separano dagli antidolorifici, tutto scolora la speranza. Nel nostro Paese, ad un anno di distanza dalla legge-quadro, che guarda attentamente ai degenti terminali, l’Italia ancora indietro rispetto ad altri Paesi per gli oppioidi. Le cure palliative, spalleggianti degenti e familiari, ancora avvolte nell’incertezza per la messa in pratica. Critica la situazione, che investe diverse regioni e che lascia disorientati in primis i camici bianchi sulle prescrizioni. Dai dati dell’International Narcotics Board 3, tra il 2007 e il 2009, impiegate in Italia 2.926 dosi al giorno di oppioidi per milione di abitanti, mentre in Spagna, nello stesso periodo, 8.072 e in Germania 19.319.  Anche per le modalità, incertezze svariate. In Italia si aspetta in media poco più di una settimana ed il primo domicilio assistenziale permane la propria dimora. La struttura sanitaria entra in gioco solo in un secondo momento ed allenta il suo ruolo quando il degente è agli sgoccioli. In un’Italia, non di favole canzonettistiche, occorrerebbe rivalutare la qualità della vita, sempre…   
  

  
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Un pensiero su “Cure palliative ancora al palo…

  1. Cara Direttrice,
    se i cittadini non riesciranno ad invertire questa maledetta tendenza politica a svuotare e svendere i servizi pubblici e prendere veramente coscienza di che cosa sono i beni comuni, credo che le cose andranno ancora peggio.
    Dentro una logica sempre più stretta di Autonomia finanziaria e gestionale degli Servizi e degli EE.PP. vige sempre di più la politica dei tagli da attuare con il manuale Cencelli e ci sarà sempre meno spazio per pensare a malati cronici e di lunga durata. E questi problemi purtroppo,andranno sempre a scaricarsi sulle spalle di tante famiglie per giunta già oberate da precarietà di vita e di lavoro … e lasciate nel completo abbandono della Comunità.
    Purtroppo in questo Paese Forze politiche di Governo (e di opposizione anche!) dopo anni di scialo, clientelismo e gestioni maldestre della Sanità pubblica ( e non solo!) hanno imparato troppo bene l’arte della strafottenza e della deresponsabilizzazione.
    …E con la solita faccia tosta di sempre osano chiedere nuovi sacrifici agli altri, ma non disdegnano di aumentarsi stipendi ed altri emolumenti.
    E’il solito Paese della cuccagna!
    Loro continuano a scialare,
    i cittafdini continuano a prenderlo a quel posto.
    …Ma ad ogni nuova nuove tornata elettorale, con la stessa faccia tosta di sempre, non esitano a riproporsi agli elettori come i nuovi salvatori della patria.
    Onofrio Infantile
    Mart. 26 luglio 2011

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