Salerno: Cgil, firmato accordo riforma apprendistato

La CGIL ha siglato il testo unico sull’apprendistato e dichiara la propria disponibilità a sottoscrivere l’intesa contestualmente alla positiva conclusione del confronto in atto su stage e tirocini. In questo ultimo anno i GIOVANI NON + DISPOSTI A TUTTO della CGIL sono scesi in campo con una campagna di mobilitazione che ha puntato il dito contro l’uso improprio dello stage e dei tirocini:  dovrebbero essere strumenti formativi, ma in moltissimi casi vengono utilizzati come lavoro gratuito o sottopagato in sostituzione di personale dipendente. La CGIL nella giornata di lunedi ha apposto una sigla sull’accordo, ma formalizzerà la firma solo quando si concluderà positivamente anche il tavolo sui tirocini. Se non si rendono meno accessibili e meno convenienti questi concorrenti, sarà ben difficile incentivare il ricorso all’apprendistato. Molti dei punti indicati dalla CGIL al Ministero del Lavoro e alle Regioni sono entrati a far parte del nuovo testo unico sull’apprendistato. Nel dettaglio vanno sottolineati: la riduzione della durata massima da 6 a 3 anni e la previsione di una durata minima, la quantità di formazione, il ruolo sovraordinato del Contratto Nazionale di Lavoro, il repertorio delle professioni e i meccanismi pubblici di certificazione, il non poter più sommare sottoinquadramento e percentualizzazione del salario dell’apprendista. Farà parte del testo, anche se momentaneamente ancora in modo non prescrittivo, la possibilità affidata ai contratti della conferma di una quota di apprendisti al fine di poter procedere a nuove assunzioni. Sul tavolo della discussione restano ancora aperte le questioni riguardanti la contrarietà nel merito dell’uso dell’apprendistato per i lavoratori in mobilità e per la somministrazione (sia pure solo per il tempo indeterminato), e sull’avvio dell’apprendistato a 15 anni, punti sui quali la CGIL chiederà un intervento parlamentare. E’stato inoltre ribadito al Coordinamento delle Regioni, che hanno la diretta responsabilità dell’apprendistato per l’acquisizione di una qualifica professionale, la richiesta di un confronto per definire apposte linee guida. Risulta in ogni caso evidente l’importanza dell’avvio di un tavolo su stage e tirocini, al fine di implementare le normative regionali. Il sindacato di Corso d’Italia proporrà in sede di contrattazione quanto contenuto nella Dichiarazione dello Stagista, uno dei punti fermi della campagna GIOVANI NON + DISPOSTI A TUTTO. “Si tratta di un primo passo importante verso la regolamentazione di queste tipologie contrattuali. Adesso però si ponga fine allo scandalo degli stage truffa e all’abuso del praticantato. Il problema della precarietà e dell’ingresso al lavoro dei giovani deve diventare la priorità dell’agenda politica del Paese: formazione, contratti veri, sostegno al reddito devono essere impegni precisi e non slogan buoni per la retorica di fine stagione” sottolinea Antonio Capezzuto, referente provinciale GIOVANI NON + DISPOSTI A TUTTO della CGIL.

 

“GIOVANI NON + DISPOSTI A TUTTO” – CGIL SALERNO