Agropoli: Laezza Pallacanestro Salerno esce a testa alta

Alla Laezza Pallacanestro Salerno non è riuscita l’impresa di espugnare Agropoli e portare al Palasilvestri la bella della semifinale play off per la promozione in B. Nell’affollatissimo Paladiconcilio i gialloblù cedono al quintetto di Enzo Maria al termine di 40 minuti entusiasmanti che hanno conciliato con i valori sani dell’agonismo e dello sport, per uno spettacolo in campo e sugli spalti da categoria superiore. La formazione di Antonio Barbuto si è fermata alle semifinali contro un avversario che ha espresso il miglior tasso tecnico e migliore condizione fisica, ma è uscita dal campo a testa alta per aver offerto nell’arco delle due gare delle prestazioni coraggiose che hanno inorgoglito il club del presidente Sorgente e i suoi tifosi, che anche nella località cilentana non hanno fatto mancare il proprio sostegno. Senatore e soci, privi del pivot Bizzarri, che avrebbe potuto regalare punti decisivi per il passaggio alla finale, e con altri elementi di spicco mandati in campo in non perfette condizioni fisiche, ce l’hanno messa tutta, spaventando più volte  i quotati avversari, restando in partita fino alla fine, anche quando alla fine del terzo quarto lo svantaggio sembrava incolmabile. Con Cupito fasciato alla caviglia fino all’inverosimile, Dragoni a corto di preparazione dopo l’intervento al ginocchio, Passacantilli e Stuppia acciaccati e Sabato febbricitante, i gialloblù hanno sfoderato una prestazione tutto cuore e grinta che in alcuni momenti ha fatto sperare nell’impresa di pareggiare il conto con gli agropolesi. Soprattutto all’inizio del terzo quarto, quando uno stoico Cupito aveva portato i suoi in vantaggio due volte (32-33 e 39-41), prima di subire un break di 13 punti orchestrato da un ispirato Rossi Pose, seguito a ruota da Raffaelli e Forino, che hanno fatto la differenza. Dopo aver tenuto in equilibrio l’incontro per ben due frazioni, chiusesi con leggeri margini a favore dei padroni di casa (19-14 e 32-30), nell’ultima frazione Stuppia, Errico e Dragoni hanno incantato per la precisione dei colpi da 3 punti, a cui hanno però saputo replicare le prime firme cilentane. Il frenetico botta e risposta degli ultimi 10 minuti ha divertito tutti, nella bolgia di un Paladiconcilio pieno come un uovo. La sirena ha consegnato alla finale la squadra giunta all’appuntamento con l’organico migliore, mentre la tifoseria gialloblù, nonostante la sconfitta, ha tributato ai ragazzi di Barbuto, accompagnato in panchina da un emozionato presidente Sorgente, un lungo e meritato applauso per l’ottimo piazzamento in campionato e aver onorato fino all’ultimo secondo i play off. Una grande testimonianza di affetto che premia il grande lavoro tecnico di Barbuto, quello atletico di Megaro, i miracoli dei dottori Leo e Gallo, l’attaccamento alla casacca di Senatore & C. e la lungimiranza del presidente Sorgente, capace di mettere su una formazione fatta di tanti giovani cresciuti nel vivaio con giusti innesti di esperienza, senza mai perdere di vista il bilancio economico. Da matricola in C dilettanti, la Pallacanestro Salerno ha vissuto un’annata che entrerà a far parte di una delle pagine più liete della sua storia. Il club gialloblù ne approfitta per ringraziare la società e il pubblico di Agropoli per la calorosa accoglienza della comitiva salernitana, avendo dato vita ad un’autentica festa dello sport. Al termine dell’incontro ecco le dichiarazioni di coach Barbuto: “Sono comunque contento e fiero del lavoro fatto quest’anno. I ragazzi, a cui non posso rimproverare nulla, hanno dato tutto ed anche di più. Anzi, molti hanno giocato offrendo delle grosse prestazioni pur non essendo nelle condizioni di giocare. Tutti, dico tutti, si sono stretti intorno alla causa e hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo. Usciamo a testa altissima da questa semifinale contro una grande squadra, che è stata allestita per vincere il campionato. Il mio unico rammarico è di non essere arrivato ai play off con l’organico al completo: credo che con Bizzarri e i vari Cupito, Dragoni e qualche altro in buone condizioni fisiche avremmo centrato la finale. Ci tengo a ringraziare quanti ci hanno seguito fino ad Agropoli, che si son fatti sentire in un palazzetto affollato di tifosi locali. E’ stato emozionante l’abbraccio con tutto lo staff e il nostro pubblico, perché tutti sono stati consapevoli di aver dato il massimo”.