La Salernitana regola il Como e ora punta la Reggiana

                     Maurizio Grillo 

Una Salernitana cinica, spietata ma soprattutto autoritaria surclassa letteralmente la malcapitata compagine lariana, anzi deve ringraziare il proprio portiere ed un Ragusa super sprecone, se il passivo sia stato contenuto in solo due reti. Mister Breda questa volta non ha voluto correre rischi ed ha mandato in campo la formazione – miracolo che ha consentito alla squadra di disputare un girone di ritorno alla grandissima e piazzarsi in quarta posizione, ma soprattutto di poter puntare concretamente ad un posto al sole, anche se gli ultimi 180 minuti saranno determinanti sotto tutti i punti di vista. Contro la compagine di mister Brevi si è rivista la squadra sbarazzina, capace cioè di coniugare calcio – champagne e concretezza, sebbene la giornata storta del “piccolo Sculli” in fase conclusiva, basti pensare che si è trovato per ben cinque volte solo davanti al portiere ospite senza fortuna, ma anche e soprattutto per la bravura del pipelet lariano, insomma una gara a senso unico che lascia ben sperare per il rush finale. Neanche il tempo di gioire e gustare questa bella e franca vittoria che già si presenta sul cammino granata una diretta e temibile avversaria, quella Reggiana, che approfittando del leggero calo, ma soprattutto della penalizzazione della squadra granata, è pronta a contendere a Fava e compagni un posto nella zona play off. Non a caso il calcio è definito lo sport più bello del mondo, ma anche tra le discipline sportive più irrazionali, infatti domenica allo stadio “Giglio”di Reggio Emilia ci sarà la prova – verità per entrambi le squadre, anche se un pareggio non dispiacerebbe affatto a Breda ed i suoi ragazzi, ma una vittoria sarebbe l’optimum per centrare l’obiettivo con un po’ di anticipo e senza ulteriori patemi d’animo. La gara di ieri contro il Como ha ribadito, ancora una volta, che questa squadra poteva contendere con grande autorità la leadership a Gubbio e Sorrento, ovviamente l’aspetto societario ha influito in modo altamente negativo sulla classifica ma soprattutto sul morale dei calciatori, che hanno, però, dimostrato grande professionalità ed altissimo attaccamento alla casacca sociale. Ora manca l’ultimo sforzo, ancora due prove di carattere, 180 minuti all’arma bianca per centrare un grande successo sportivo e non solo, per poi sperare che questo exploit si traduca anche con la formazione di una società forte e che possa continuare il discorso di un ritorno ai massimi livelli calcistici. Un sogno? Se pure così fosse non svegliate i meravigliosi supporters granata.