Montecorvino Pugliano: chiarimenti riguardo vertenza “Cecilia Cuoco”

Riguardo la nota stampa diffusa nei giorni scorsi in cui si palesa la presunta cessazione del servizio di assistenza domiciliare alla signora Cecilia Cuoco da parte dell’Ente, si precisa quanto segue: Innanzitutto occorre definire in maniera chiara le diverse competenze in materia di assistenza sociale sul territorio di Montecorvino Pugliano. Tale funzione operativa è coordinata dal Piano di Zona ambito S2, in cui sono compresi i comuni di Acerno, Baronissi, Bellizzi, Bracigliano, Calvanico, Castiglione del Genovesi, Fisciano, Mercato S. Severino, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Olevano Sul Tusciano, Pontecagnano Faiano,San Cipriano Picventino, San Mango Piemonte e Siano. Sempre dal Piano di Zona ambito S2 sono giunte le operazioni di pubblicazione e del bando di gara per l’assistenza domiciliare sociale, con l’assegnazione dell’appalto per l’assistenza domiciliare sociale nel Comune di Montecorvino Pugliano alla Cooperativa Sociale Progetto 2000. L’Ente comunale dal canto suo ha solo fornito al Piano di Zona l’elenco di coloro che sul territorio necessitavano del servizio di assistenza domiciliare, dove figurava anche la stessa signora Cuoco, beneficiaria di tale assistenza già da qualche anno. Nonostante il regime delle competenze sopra descritto, è rilevante l’interessamento degli uffici comunali e dell’assessore ai servizi sociali Nardiello per la risoluzione positiva del caso. Difatti, l’assistente sociale in capo all’ufficio servizi sociali comunali ricorda come la signora Cuoco godesse, contrariamente a quanto afferma, di un servizio differenziato sia in termini qualitativi che quantitativi, proprio in considerazione del suo stato. Inoltre, alla signora Cuoco, proprio per interessamento dell’assessore al ramo Silvana Nardiello, nel limite delle competenze sopra esplecitate,  era stata concessa dalla Progetto 2000 la possibilità di cambiare l’operatrice inizialmente assegnata, con la quale vi erano stati problemi e continue conflittualità. Proprio per dirimere la questione in termini di responsabilità, la stessa Silvana Nardiello e l’assessore al Sproviero avevano raggiunto più volte il domicilio della signora Cuoco, interessandosi personalmente della vicenda, fino appunto all’assegnazione di una seconda operatrice, anch’essa giunta al veloce benservito. Nel frattempo frequenti sono stati le visite che l’assistente sociale ha svolto proprio presso il domicilio dell’assistita, per riscontrare e comprendere al meglio i motivi di queste criticità in considerazione della volontà di mitigare la legittima richiesta di servizio avanzata dalla signora Cuoco con il rispetto della dignità umana delle operatrici nell’espletamento del loro lavoro. E proprio in considerazione di tale condizione e che continua l’azione dell’ufficio servizi sociali comunali e dell’Assessore Nardiello nell’opera di mediazione tra le parti per risolvere definitivamente questa vertenza e giungere alla riattivazione del servizio. “Siamo vicini e disponibilissimi alla risoluzione dei problemi sul territorio, come abbiamo dimostrato in questi cinque anni – dichiara l’assessore alle politiche sociali, Silvana Nardiello – poiché noi pensiamo che la disabilità non ha colore politico e né può essere strumentalizzata in vista di una tornata elettorale. Personalmente continuerò la mia attività quotidiana, attivandomi per la buona riuscita di questo caso senza però abbandonare le tante persone che in silenzio, senza il clamore di un titolo in prima pagina,  cercano quotidianamente l’aiuto di chi rappresenta le Istituzioni”.