Iannuzzi: Caldoro neghi chiaramente centrali nucleari in Campania e affermi fotovoltaico

Il Presidente della Giunta Regionale della Campania Caldoro deve assumere una posizione chiara e netta sul nucleare in Campania. E’ molto grave e preoccupante che la Campania sia fra le quattro Regioni che nel confronto con il Governo hanno espresso orientamento favorevole alla costruzione di centrali nucleari. La tragedia che stiamo vivendo in Giappone, con una situazione così drammatica ed angosciosa che sta tenendo l’intero mondo con il fiato sospeso, ha indicato implacabilmente come sia impossibile garantire la sicurezza assoluta degli impianti legati al nucleare. Pertanto, è assolutamente sbagliata la scelta del Governo Berlusconi di investire nel nucleare. Molteplici, poi, sono le ragioni che si oppongono alla localizzazione di centrali nucleari in Campania (nella Valle del Sele o nell’area del Garigliano): l’intensa concentrazione di popolazione, la natura sismica del territorio, l’assetto geologico, la condizione idrogeologica, il valore paesaggistico, il patrimonio naturale, la vicinanza molto forte di aree intensamente abitate, tanti rischi indotti da una pluralità di attività umane nel territorio circostante, la urbanizzazione così massiccia.Per tutte queste ragioni il Presidente Caldoro deve dire un NO netto e chiaro al nucleare, superando e ritirando l’assenso della Regione Campania e ponendo così fine ad una situazione che rischia di essere pericolosissima per la Campania. Invece la Giunta Regionale dovrebbe finalmente far sentire con forza e decisione la sua voce per sollecitare il Governo ad adottare rapidamente misure legislative che permettano il pieno sviluppo dell’energia pulita e rinnovabile a cominciare dal fotovoltaico, dopo la devastante incertezza ingenerata in queste settimane in tanti operatori ed tanti imprenditori pronti ad investire nel settore, per effetto dello sciagurato caos legislativo creato dal Governo  e dal ministro Romani, con pregiudizi come al solito particolarmente pesanti e devastanti per la Campania ed il Mezzogiorno. La nostra Regione è naturalmente candidata a sviluppare le fonti rinnovabili legate all’energia solare, settore nel quale la Campania realizza soltanto il 7,51% della produzione energetica legata al solare nel Mezzogiorno, mentre la Puglia supera il 50%. Le fonti rinnovabili sono la grande frontiera della GREEN Economy e del futuro energetico nel mondo, tenuto conto che anche in Italia il totale di fatturato realizzato in questo comparto produttivo (fotovoltaico-biomasse ed eolico) è passato dai 1489 milioni di euro nel 2002 agli 8604 del 2009 ed ai 13104 del 2010, con fotovoltaico e biomassa in espansione sempre più forte. Questo è il terreno per creare energia pulita, nuova e sana economia, tanta nuova e stabile occupazione. Ecco perché è giunta l’ora per Caldoro di dire NO a centrali nucleari e SI a regole legislative ed incentivi finanziari, che, invece di strozzare il mondo delle fonti rinnovabili, ne permettano il pieno sviluppo soprattutto in Campania e nel Mezzogiorno, eliminando quegli assurdi sbarramenti normativi e quelle limitazioni perfino retroattive recentissime a tutto danno ancora una volta per la nostra Campania.

 

 

 

Un pensiero su “Iannuzzi: Caldoro neghi chiaramente centrali nucleari in Campania e affermi fotovoltaico

  1. Ma poi, chi dovrebbe costruire le centrali? Non saranno gli stessi della Salerno-Reggio?

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