Salerno: “Sviluppo agricolo, politiche attive per il lavoro e immigrazione”

“La politica deve capire che da sola non si fa nulla. Dobbiamo operare tutti quanti insieme affinché si intensifichino gli strumenti utili per il nostro tessuto produttivo. Ben vengano i grandi comparti produttivi che vogliono investire nel Sud ma non dobbiamo tralasciare le piccole imprese, che sono – poi – le nostre imprese”. Così è intervenuto l’assessore regionale al Lavoro, Formazione e Orientamento Professionale, Politiche dell’emigrazione e dell’immigrazione, Severino Nappi  nel corso del convegno organizzato dall’Ente Camerale e da Confagricoltura Salerno dal tema  “Sviluppo agricolo, Politiche attive per il lavoro e Immigrazione” che si è tenuto oggi alla Camera di Commercio di Salerno. “Stiamo puntando – aggiunge Nappi – soprattutto all’occupazione giovanile e all’apprendistato e il nostro vuole essere un operato fattivo coinvolgendo anche e soprattutto i giovani immigrati di seconda e terza generazione. Dal 1 maggio metteremo in contatto i centri dell’impiego e nelle prossime settimane instaureremo una fitta rete di collaborazione tra chi opera nei settori della domanda e dell’offerta al fine di agevolare il lavoro. Stiamo anche puntando all’internazionalizzazione cercando di dare vita a dei “Campania Point” al fine di fare sistema e veicolare i nostri prodotti e le nostre imprese”. Di lavoro e sviluppo ha parlato anche il Consigliere Giuridico del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Francesco Verbano, il quale ha spiegato che: “In base all’indagine sulle forze di lavoro nel 2009, su 23.025 mila occupati in Italia, 874mila lavorano nel settore dell’agricoltura. L’analisi dei primi tre trimestri del 2010 mostra una diminuzione dei lavoratori in generale con una buona tenuta per il settore agricolo (nel terzo trimestre 2010, 22.789mila lavoratori in Italia di cui 904mila in agricoltura). Il settore dell’agricoltura, dunque, è uno di quei pochi segmenti in cui non si è avvertito un calo dell’occupazione visto che – sempre nel 2009 – sono stati attivati complessivamente 1.243.110 rapporti di lavoro regolari in agricoltura, mentre nel primo semestre 2010 n sono stati attivati circa 665mila”. “Il Sud – secondo Paolo Russo, presidente Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati – non ha problemi in ambito agricolo. Il vero problema sono le aziende troppo piccole, nane. Per avere successo – rimarca Russo – bisogna fare sistema. Va bene vendere a km zero, ma serve essere competitivi anche a 5mila km da casa”. Ancora di Sud ha discusso, poi, Giandomenico Consalvo, componente di Giunta nazionale Confagricoltura, il quale ha sottolineato che “il settore dell’agricoltura non deve essere associato al fenomeno del lavoro nero. Anche qui da noi ci sono esempi di imprenditoria notevoli con aziende serie che non tollerano il lavoro sommerso, anzi lo ostacolano perché fomenta la concorrenza sleale”.“La risorsa della manodopera extracomunitaria – sottolinea poi Michele Pannulo, presidente Confagricoltura Campania – è importantissima nel settore agricolo che si basa proprio sui questa forte presenza. E’ necessario, però, semplificare maggiormente questi rapporti di lavoro, visto che c’è ancora una formalizzazione troppo rigida”.Del binomio agricoltura-immigrazione ha discusso anche il presidente Confagricoltura Salerno, Rosario Rago il quale ha rimarcato che “sono proprio gli immigrati a colmare il vuoto occupazionale, lavorando in questo settore non molto amato dalla nostra manodopera locale che, invece, preferisce optare per altri settori occupazionali. Gli immigrati impiegati nelle aziende associate in provincia di Salerno sono tantissimi. Se le aziende associate a Confagricoltura Salerno assorbono circa il 60% delle giornate-lavoro agricole e impiegano circa la metà dei 14.000 operai agricoli disponibili (parliamo sempre di lavoratori regolari) e l’incidenza della manodopera immigrata è del 18%, allora le aziende di Confagricoltura danno lavoro a circa 2500 persone extracomunitarie”.Della differenza tra Nord e Sud Italia, infine, si è soffermata Francesca Esposito, responsabile legislativo INPS, la quale ha ricordato l’importanza dello strumento dei vouchers. “E’ emblematico notare – ha sottolineato – quanto nel Veneto, ad esempio, i vouchers abbiamo superato i due milioni, mentre in Campania siano stati solo 155mila”.All’incontro hanno partecipato anche il Segretario Generale Camera di Commercio, Raffaele De Sio; Natale Forlani, direttore generale per l’immigrazione ministero del Lavoro e Politiche Sociali che ha analizzato “La politica per l’immigrazione e l’impatto nel settore agricolo”; Giuseppe Castagna, direttore generale Banco di Napoli che ha esaminato il “Credito alle imprese, sviluppo e opportunità occupazionali” e, infine, Roberto Caponi, direttore Servizio Sindacale nazionale Confagricoltura che si è soffermato sulla “Specificità e scenari occupazionali nello sviluppo del settore agricolo in Campania”.