Salerno: FI, capogruppo comunale Celano su concorso Vigili Urbani

Salerno: FI, capogruppo comunale Celano su concorso Vigili Urbani

L’Amministrazione comunale di Salerno ha recentemente bandito un concorso per n. 45 posti di agenti di Polizia municipale. A prescindere dalla dubbia trasparenza che potrebbe evincersi dalla lettura ed interpretazione del bando, si segnala che lo stesso prevede tra i requisiti di accesso il limite dei 45 anni. La normativa in vigore non prevede per i concorsi nelle pubbliche amministrazioni limiti di età, salvo deroghe dettate da regolamenti delle singole amministrazioni connesse alla natura del servizio o ad oggettive necessità dell’Amministrazione. Il dott. Luigi Della Greca, a giustificazione della  legittimità dell’inserimento del limite di età nel contestato bando, ha asserito, nel corso di adunanza della Commissione Trasparenza presieduta dall’avv. Cammarota, che con una modifica del regolamento della Polizia Municipale disposta con delibera di G.M., si sarebbe provveduto a prevedere il limite dei 45 anni poi inserito nel bando di concorso.

É solo il caso di ricordare che il regolamento di organizzazione del corpo di Polizia Municipale rientra nelle attribuzioni del Consiglio comunale avendo esso ad oggetto, non l’articolazione organizzativa di uffici o servizi, ma l’organizzazione e le modalità di esercizio di una delle funzioni primarie di competenza del Comune, decisive per poter assicurare e garantire un’ordinata convivenza civile del territorio di riferimento. La competenza regolamentare in capo alla Giunta, prevista dall’art. 48, comma 3 del TUEL riguarda i soli regolamenti sull’ordinamento degli uffici e servizi,nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio e costituisce oggetto di una previsione normativa eccezionale e derogatoria dell’ordinario riparto di competenze tra Giunta e Consiglio e, pertanto, deve

considerarsi di stretta interpretazione e non estensibile né applicabile analogicamente a fattispecie similari.

A tal proposito il Corpo di Polizia Municipale non può ritenersi assimilato agli “uffici” o “servizi” dell’ente comunale, dal momento che esso rappresenta un’entità organizzativa unitaria ed autonoma da altre strutture organizzative del Comune. Di conseguenza il Regolamento di organizzazione del Corpo di Polizia Comunale, unitamente ad ogni modifica dello stesso, deve essere adottato dal Consiglio Comunale quale organo rappresentativo deputato per legge a dettare gli indirizzi generali e programmatici dell’amministrazione.

L’Amministrazione comunale appare, oltretutto, cosciente di quanto su esposto, avendo chiesto al Civico Consesso di recente di approvare modifiche al Regolamento di P.M. ponendo lo stesso all’O.d.G. del Consiglio Comunale, salvo poi ritiro del punto per divergenze in maggioranza sul contenuto dello stesso.

La modifica al Regolamento di P.M. che ha introdotto il limite di età è stato, pertanto, a parere dello scrivente, approvato da organo incompetente.

Si chiede, pertanto, alle SS.VV. di intervenire per annullare in autotutela la procedura concorsuale, eliminare con eventuale approvazione in Consiglio i vizi di legittimità e riprendere poi, nel rispetto delle norme vigenti, la procedura di selezione del personale di P.M. di cui l’Ente necessita.

Ciò anche a tutela delle prerogative del Consiglio Comunale e per evitare che da possibili motivati ricorsi possano derivare danni per l’Amministrazione di cui non potrà sempre rispondere la comunità.