Mercato San Severino: presentazione testi di Rescigno

Martedì 1 marzo, alle ore 10,00, presso la sala consiliare del Palazzo Vanvitelliano, avrà luogo una tavola rotonda nell’ambito della quale verranno presentati due volumi, “I nomi di famiglia a Mercato S.Severino” e “Spiano e il suo dialetto. Oasi linguistica del Salernitano”,  curati dal prof. Giuseppe Rescigno, Responsabile de Laboratorio di Educazione Ambientale (L.E.A.) Comunale, con l’ausilio dei giovani ce hanno svolto le attività del Servizio Civile Nazionale (Veronica Citro, Antonio D’Agostino, Lucia Del Gaizo, Mauro Domenighini, Jennifer Ilaria Gaeta, Raffaella Pironti, Annalucia Ragosa, Gerardo Sellitto, Alessandro Zinno) presso il Comune tra il 2009 ed il 2010. La pubblicazione dei due volumi è stata finanziata da quattro aziende di Mercato S. Severino che si sono fatte carico delle spese di stampa. Si tratta di: “Fontanella”, “Corvino Vincenzo”, “Italcop” e “Col. Car.”. Il lavoro è stato coordinato dal prof.Giuseppe Rescigno, responsabile del “L.E.A.” (Laboratorio di educazione ambientale) e componente del Centro comunale di documentazione territoriale per la storia di Mercato S.Severino. I volumi rientrano nelle iniziative intraprese dall’Amministrazione Comunale per celebrare i 200 anni dalla fondazione del Comune. Alla tavola rotonda, interverranno: i giovani autori, il prof.Rescigno, l’Assessore Comunale alla Pubblica Istruzione, Assunta Alfano, l’Assessore Provinciale alla pubblica istruzione ed alla formazione, Antonio Iannone. “Il volume dedicato ai nomi di famiglia – ha scritto il Sindaco Giovanni Romano nella prefazione dello stesso libro – si innesta in un più vasto programma che l’Amministrazione Comunale, da anni, persegue e promuove. Si pensi, in primo luogo, al riordinamento e all’inventariazione dell’archivio storico comunale, all’istituzione del Centro di Documentazione per la storia di Mercato S.Severino e della Valle dell’Irno. (…) Questo volume sui nomi di famiglia del sanseverinese è un’opera preziosa poiché corrisponde ad una curiosità di tutti circa l’origine del proprio cognome. E’, dunque, prima di essere una ricerca culturale, la risposta ad un desiderio inespresso dei cittadini, cioè l’apprendimento di un aspetto delle proprie origini che ne consolida e rafforza la personalità ed il senso di appartenenza. (…) L’origine dei cognomi è relativamente recente, collocandosi tra l’ultimo Medioevo e l’età moderna: da allora, il sistema nominale è sostanzialmente fisso, stabile. Da allora, i cognomi non variano e non aumentano numericamente, anzi, tendono a regredire per l’estinzione di gruppi familiari; in tal senso, acquisisce maggior significato l’opera di recupero cognominale della ricerca”. “Per quanto riguarda il volume dedicato al dialetto di Spiano – aggiunge l’Assessore Alfano – si può dire che corrisponde ad una politica culturale dell’Amministrazione comunale, ormai consolidata, che mira a recuperare i “reperti culturali” del territorio in pericolo di estinzione. In tal senso, si segnalano le ricerche archeologiche nei siti dell’antica Rota e del castello medievale. Lo studio corrisponde ad una variante linguistica della frazione rispetto al contesto comunale e provinciale, che da sempre ha posto degli interrogativi sulle cause che l’hanno determinata. Si tratta di una ricerca di grande complessità che è stato possibile realizzare per la presenza tra i corsisti di specialisti della disciplina e grazie al contributo ed alla sensibilità degli abitanti di Spiano, che hanno subito compreso l’importanza dell’iniziativa”.