Salerno: rapporto sullo stato del settore turismo

Il settore del turismo in provincia di Salerno produce un valore aggiunto di 784.245 euro, pari al 4,5% del totale. Il dato è superiore sia alla media regionale (3,7%) che a quella nazionale (3,8%) tant’è che Salerno occupa il 29° posto nella graduatoria nazionale stilata sull’incidenza del valore aggiunto prodotto dal turismo sul totale realizzato in provincia. La percentuale del numero degli occupati in provincia di Salerno (7,8%) risulta considerevolmente superiore al dato regionale (6,4%) e a quello nazionale (6,6%). Il sistema imprenditoriale turistico della provincia di Salerno si caratterizza per una elevata dinamicità, sottolineata dal dato della variazione media annua delle imprese attive, calcolata nel periodo 2004-2009, che è pari al 4,3% superiore sia al 3,9% della Campania che al 2,8% dell’Italia. Analizzando la distribuzione per forma giuridica delle imprese, si può osservare che le società di capitali in provincia di Salerno costituiscono il 10,9% del totale delle imprese, decisamente inferiore sia al dato ragionale (16,8%) che al dato nazionale (14,4%). Le ditte individuali, invece, costituiscono il 57,8% del totale provinciale, sensibilmente superiore al 45,3% regionale e al 46% nazionale evidenziando una marcata polverizzazione del sistema imprenditoriale turistico salernitano. I principali indicatori turistici mettono in evidenza la qualità dell’offerta ricettiva locale. Entrando nel dettaglio, si evidenzia come rispetto al turismo di qualità e ad alta capacità di spesa, la provincia di Salerno si collochi in 16-esima posizione nella graduatoria nazionale, registrando un indice di qualità alberghiera (alberghi a 4 e 5 stelle sul totale alberghi: 28,2%) considerevolmente superiore al corrispondente dato nazionale (15,4%). Di notevole rilievo risulta, inoltre, l’indice di permanenza media (5,9 giorni), che vede la provincia di Salerno attestarsi al settimo posto della relativa graduatoria nazionale superando, così, le risultanze emerse per lo scenario italiano nel suo complesso (3,9 giorni).Nel 2010 gli arrivi di turisti italiani e stranieri presso le strutture ricettive provinciali sono risultati pari a 1.164.853, mentre le giornate di presenza sono state 7.069.393. Rispetto al 2009, i primi hanno segnato una flessione del 7,9% e le seconde del 5,5%. L’andamento decrescente risulta determinato principalmente dalla componente nazionale, che rappresenta oltre i due terzi del totale degli arrivi e presenze provinciali, per la quale è stata registrata una dinamica fortemente negativa (arrivi –11,8%; presenze –7,2%).Per quanto riguarda la componente straniera si registra, invece, un incremento del 2,6% negli arrivi ed una flessione più contenuta nelle giornate di presenza, pari al 2,0%. Il dato appare in controtendenza con quello registrato negli ultimi anni nel corso dei quali le maggiori criticità avevano riguardato i flussi turistici esteri. Diversi fattori hanno contribuito a determinare tale andamento. Tra questi troviamo la trasformazione degli stili di consumo verso soggiorni che prediligono la qualità del pernottamento piuttosto che la durata, comprovata dal significativo incremento degli arrivi negli alberghi a 4 e 5 stelle. Di contro risultano in flessione quelli negli alberghi da 1 a 3 stelle. Circa le peculiarità del mercato turistico, l’indagine conferma l’esigenza di destagionalizzare il ciclo turistico provinciale, vista la concentrazione delle attività nel corso del terzo trimestre 2010, con una incidenza percentuale di entità pari al 56,2% (I trim. 7,8%; II trim. 24,0%; IV trim. 12,0%).Entrando nel dettaglio della domanda turistica locale, si evince come la quota più significativa di presenze si registra negli esercizi ricettivi (42,8%), mentre il 25,4% si colloca in abitazioni private (seconde case). Si segnala, inoltre, l’incidenza delle presenze giornaliere il cui peso, in termini percentuali, si attesta al 31,8%. La spesa media giornaliera dei turisti, riferita al settore nel suo complesso, è pari a 57,1 euro, lievemente più elevata per gli esercizi alberghieri (59,9 euro) disgiuntamente considerati. Procedendo ad una analisi attinente l’occupazione settoriale, si segnala la presenza sul territorio salernitano di una significativa quota di lavoro sommerso che, nel periodo di riferimento, risulta essere pari al 32,4%. Dall’analisi della domanda per tipologia di turista emerge il prevalere delle famiglie (79,0%), seguite dalle coppie (53,0%), mentre più contenute risultano le quote evidenziate dal turismo giovanile (24,0%) e della terza età (21,0%). Dai dati emerge l’esigenza di attuare un processo di diversificazione dell’offerta turistica che consenta alla provincia di Salerno di intercettare i diversi segmenti di cui si compone la domanda, ai fini di incrementare il grado di attrattività e di competitività del territorio locale. Per quel che concerne i canali promozionali che hanno influenzato il turista nella scelta delle destinazioni, si evidenzia il ruolo svolto dalle reti tecnologiche (internet: 87,0%), e dalle amicizie/conoscenze (60,0%) mentre solo il 13% delle strutture ricettive locali si è rivolto agli uffici turistici.Circa l’evoluzione del mercato turistico, tra i fattori di criticità segnalati dalle imprese troviamo l’inefficienza delle infrastrutture di trasporto, lo scarso collegamento con i tour operator internazionali, gli effetti della crisi economica e la preferenza per i last minute. Di conseguenza, le politiche per valorizzare l’attrattività del territorio dovrebbero tendere a migliorare la viabilità, favorire l’accessibilità aeroportuale e marittimo, potenziare la funzione promozionale degli uffici competenti ed investire in promozione del territorio all’estero. Questo in sintesi quanto emerge dal “Rapporto sul settore turismo della provincia di Salerno”, il quarto degli approfondimenti settoriali realizzati dall’Ente camerale nell’ambito delle attività previste nella veste di Osservatorio Economico Provinciale, ed in collaborazione con l’Istituto Guglielmo Tagliacarne.  Il Rapporto è disponibile sul sito web della Camera di Commercio di Salerno (www.sa.camcom.it).