Sassano : riconoscimento alla memoria di Ottavio Ferro, deportato di Gross-Rosen

Michele D’Alessio

Martedi sera alle ore 16.30 nell’aula consiliare del Comune di Sassano, prima dell’inizio del Consiglio Comunale straordinario con convocazione urgente, è stata conferita una targa di merito e riconoscimento alla memoria di Ottavio Ferro, insignito dal Presidente della Repubblica della medaglia d’onore consegnata il 9 dicembre dal Prefetto Marchione di Salerno. Ricordiamo che Ottavio Ferro ex combattente delle guerre coloniali in Africa, l’Otto Febbraio del 1943,  fu fatto prigioniero dai Tedeschi, gli fu chiesto di collaborare con i Tedeschi, ma Lui come tanti altri Italiani si rifiutò, per questo fu deportato e internato nel campo di concentramento nazionalsocialista   di Gross-Rosen  situato presso l’omonima città di Gross-Rosen (oggi Rogoźnica in Polonia) in Bassa Slesia. Per due anni rimase lì, fino alla liberazione dell’accampamento avvenuto  il 14 febbraio, 1945, dal Esercito rosso (Armata n.52 Sovietica). “… non c’è futuro senza memoria coloro che non hanno memoria del passato sono destinati a ripeterlo, diceva uno slogan della marcia del 22 ottobre 2000, per questo, oggi io e l’amministrazione  siamo particolarmente  orgogliosi ed onorati  di consegnare questa targa a Domenico Ferro, anche se era più giusto consegnarla al padre Ottavio. Non possiamo dimenticare l’orrore della guerra e del nazismo, che portarono alla Shoà, quell’evento unico e tragico: lo sterminio di sei milioni di ebrei. La memoria è un impegno a diffondere una cultura nuova, una cultura del dialogo e della solidarietà con tutti, una cultura della pace. Abbiamo una eredità da trasmettere, specialmente alle giovani generazioni: è il patrimonio di umanità e di pace che abbiamo ricevuto. Lo ripetiamo oggi con forza, perché ogni forma di intolleranza e di razzismo non abbiano più spazio nella nostra società e in ogni parte del mondo. Sono questi  i valori e la cultura  particolarmente importante in un momento in cui nella nostra società c’è una evidente crisi di valori”, ha commentato il Sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino durante la consegna della Targa. Domenico Ferro, dopo aver tracciato un breve ricordo e i ringraziamenti con un po’ di amarezza ha concluso “…chi ha vissuto la deportazione ha un  senso di colpa ( si vergogna di sopravvivere) molto spesso si vergognano perfino di ricordare di essere stati ridotti a bestie e la “vergogna di essere umani” anche quando si è consapevoli che il lager è un prodotto dell’uomo…per questo chiedo a chiunque di non dimenticarci di loro” . Colgo l’occasione con questo articolo, chiunque ha storie o memoria da raccontare di Deportati nei Lager o prigionieri di Guerra può scriverci al e-mail dalessiomichele@tiscali.it, sarete contattati per l’interviste.