Pellezzano: iniziative del Muse per il Natale, grande evento linguistico e musicale

Domenica 19 dicembre, alle 16, l’Amministrazione Comunale organizza un nuovo incontro al Muse di Pellezzano (Antico Convento dello Spirito Santo) diretto da Rino Mele. Due gli eventi che si susseguono, suggestivi e seducenti: il primo è una riflessione critica sul Natale, dal punto di vista linguistico (ne parla un linguista d’eccezione, Emilio D’Agostino: “La parola Natale”) da una prospettiva letteraria (Alberto Granese, “Il Natale di Ungaretti” e Rino Mele, “Il Natale di Manzoni”), da un’ottica precisamente legata alla storia (da uno storico conosciutissimo come Pier Luigi Rovito: “Natale e la Storia”) e infine, dopo aver messo in scena alcune voci acute della ricerca universitaria, il panorama dell’evento continua con lo sguardo affettuoso verso le nostre tradizioni (Adriana Granata, “L’infanzia e il Natale”) e con la presenza di due tra i nostri migliori e più esigenti artisti: Ugo Marano con una sua performance e la presentazione di un testo da lui scritto proprio per questa nostra manifestazione di fine anno (“Ore sette) e una conferenza accattivante, con proiezione di immagini, di Antonio Petti (“Come disegno il Natale”). Si tratta di una complessa riflessione tenuta lieve sul filo del dialogo e di una speculare teatralità con gli spettatori. Poi, dopo un sostanzioso coffee break, alle 19 un Concerto di grande valore con due musicisti di assoluto rilievo: Luigi Angelo Maresca al pianoforte e il violoncellista Thomas-Brian Rizzo, interpreti di due fascinose sonate, quella per violoncello e pianoforte in mi minore op. 38 di Brahms e la Sonata per violoncello e pianoforte in sol minore op. 19 di Rachmaninov. Una giornata memorabile, con la quale si chiudono i primi tre anni di un’attività instancabile, continua e di altissimo livello. Il Muse, non dimentichiamolo, è contrazione della parola Musemuseo, spazio dinamico del sapere. << Il Muse – dichiara il presidente del consiglio comunale Eva Longo da sempre in prima linea per la cultura – aspira a diventare un luogo comunitario, per tutti e di tutti, piazza simbolica dei linguaggi della conoscenza, in cui la storia e la cronaca riescano a incontrarsi con la semplicità e profondità degli eventi necessari. Tutto questo è promosso dal Comune ma è fattibile solo grazie alle tante e ampie conoscenze che il professore Mele può vantare nel panorama dei “saperi”>>. A gennaio il dialogo del Muse continuerà con un programma fitto e intrigante. Cercherà ancora una volta di essere specchio delle esigenze di dialogo culturale, sempre più intenso, della comunità della nostra provincia.