Sant’Arsenio: “E pensare che c’era il pensiero” su Gaber

“E pensare che c’era il pensiero” è il titolo di uno dei dischi più famosi di Giorgio Gaber, da cui è tratto lo spettacolo, in tournèe nei migliori teatri italiani e che il 17 dicembre andrà in scena a Sant’Arsenio (Salerno) – per l’unica data in Campania – nell’ambito del cartellone teatrale “Vola a teatro”, organizzato dall’amministrazione comunale con la direzione artistica di Almerica Schiavo. La manifestazione è stata presentata oggi, a Salerno, nel Palazzo della Provincia, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato l’assessore provinciale alle politiche sociali, Sebastiano Odierna, il consigliere provinciale Rocco Giuliano, il sindaco di Sant’Arsenio, Nicola Pica, l’assessore agli spettacoli, Nicola Costa, e la direttrice artistica della stagione teatrale, Almerica Schiavo. “E pensare che c’era il pensiero” vede come protagonista il teatro-canzone del Signor G, interpretato da Maddalena Crippa, che percorre il repertorio gaberiano alla luce di una sensibilità altra e ben sviluppata, in cui filtra naturalmente l’apporto di un’attrice che ha ormai al suo attivo un cospicuo repertorio canoro. Attraverso l’eredità del grande cantautore, l’attrice canta e racconta la propria idea del vivere, i suoi perché, le sue paure, con fascino, ironia e potenza tutta femminile: Il 22 e il 30 dicembre l’amministrazione ha voluto regalare al pubblico della stagione teatrale due spettacoli a ingresso gratuito: il primo, in dialetto, “U’ cane mozzeca sempe u’ strazzato” a cui segue il concerto per la pace, la sera della vigilia di Sa Silvestro. Il 2011 parte con “Assassinati da chi?” il toccante spettacolo interpretato da Almerica Schiavo (in scena il 15 gennaio), liberamente tratto dal libro “Doveva morire” del giudice Imposimato e di Sandro Provvisionato, dedicato ai retroscena scottanti del rapimento di Aldo Moro e al ricordo degli uomini della scorta. Alla serata parteciperà lo stesso Imposimato. Il 5 febbraio è la volta dei temi della pace e della guerra, con “Lo santo jullare Francesco”, con i testi e la regia di Dario Fo: Mario Pirovano, l’erede artistico del premio Nobel, sottolinea con la sua gestualità il carattere dirompente e rivoluzionario dell’azione francescana, tra riso e commozione. La stagione si chiude il 5 marzo 2011 con “Asso di monnezza“, lo spettacolo di Ulderico Pesce sul traffico illecito di rifiuti tra Nord e Sud, tra paradossi tragicomici e raccontato con documentaria fedeltà da uno dei più brillanti talenti del teatro di impegno civile.”Ho scelto di mettere a disposizione la mia professionalità di attrice e la mia esperienza di direzione artistica – ha detto Almerica Schiavo – a disposizione del Cilento e del Vallo di Diano. Per il teatro di Sant’Arsenio ho voluto un profilo rigoroso e professionale, come è d’obbligo per entrare nel cartellone dei teatri d’Italia. Odierna e Giuliano hanno evidenziato l’importanza di “organizzare stagioni teatrali anche in piccoli centri, in modo da diffondere la cultura con cartelloni di qualità e di impegno civile”. Una delle caratteristiche principali della stagione teatrale “è quindi proprio quella di coniugare spettacoli di altissimo profilo – ha evidenziato il sindaco Pica – a un bassissimo costo degli abbonamenti e dei biglietti. Lo spirito di fondo è offrire eventi culturali di qualità, ma accessibili a tutti”. Si tratta di una scelta, ha aggiunto l’assessore comunale allo spettacolo, Nicola Costa, “su cui abbiamo puntato, in particolare per favorire le famiglie e gli studenti, in un momento di crisi economica che escluderebbe le fasce economicamente deboli da questo tipo di spettacoli”.