Berlusconi in risalita

Angelo Cennamo

Nel  borsino della crisi Silvio Berlusconi riprende quota, e la fiducia che il parlamento dovrà votare al suo governo il 14 dicembre non appare più come un miraggio. L’oscillazione in rialzo ha subito rimescolato le carte degli avversari del premier, a cominciare dai promotori di quel fantomatico terzo polo, descritto come la nuova terra promessa della politica riformista. Dopo il videomessaggio di Fini, con il quale il presidente della camera ha sconfessato se stesso nel giro di poche ore, chiedendo al capo del governo di proseguire la legislatura con senso di responsabilità, è toccato, infatti, ad altri due apologeti del neocentrismo battere in ritirata e cambiare rotta rispetto al loro progetto originario. Luca Cordero di Montezemolo, fresco di sconfitta al mondiale di formula uno, aveva già messo un piede in campo, pronto a reinventarsi nel ruolo di capopartito e di futuro leader politico. Ma nel programma di Fazio “Che tempo che fa”, il manager del cavallino rampante ha fatto dietrofront. Ha compreso che nell’aria c’è troppa bagarre, e la sua avventura elettorale potrebbe tramutarsi nel secondo flop consecutivo, dopo quello automobilistico. Troppo per un numero uno come lui, abituato a vincere con scioltezza su tutti i tavoli. Meglio allora rimanere alla finestra ed aspettare l’estrema unzione del caimano. Lo stesso pensiero deve averlo fatto anche Pierferdinando Casini, l’ideatore dei governi di salute pubblica e di responsabilità nazionale, quelli, per intenderci, che mandano a Palazzo Chigi i trombati dell’opposizione e mettono in minoranza i vincitori. Casini, sia pure con il solito lessico da democristiano navigato, ha teso la mano a Berlusconi prefigurando un possibile accordo di legislatura, e non solo. E il premier? Sta fermo in silenzio e si gode le inversioni di marcia di chi fino a pochi giorni fa lo dava per spacciato e pregustava una successione che, visti  i tempi, va forse rimandata a data da destinarsi.  

 

10 pensieri su “Berlusconi in risalita

  1. per questo titolo il suo odiato gramsci le riconescerebbe un bel pò di ottimismo della volontà. Concordo nel suo finale: “Sta fermo in silenzio e gode”. Lui gode… e noi intanto si assiste alle vajassate.

  2. ti intriga e voui intrigarci su questa storia, poco dignitosa, delle sorti di questo governo. la butti su un format da telenovela sudamericana. ormai, credimi, la questione e fritta e trita e ritrita. a tutti sono evidenti le difficoltà di questa maggioranza (maggioranza?). sono difficoltà tutte interne, alcune vecchie e “costituzionali” come il voler mettere insieme il cane (la lega) e il gatto (fini) tanto ci pensa il padrone, alcune nuove dovute alla difficoltà tutta interna al pdl. prima fini, poi la carfagna, poi miccichè e poi ancora e ancora, tutte persone altolocate, addirittura padri fondatori di questo partito che più che una famiglia sembra appunto una roba alla biutiful: parenti serpenti? io prendo atto della vera novità, tutta interna al centrodestra -prima esclusiva dell’opposizione- di un antiberlusconismo totale e personale. io non ti dirò mai lo avevo detto che il nostro piccoletto era ed è “unfit”, questo te ne devi rendere conto da solo, devi maturare questa convinzione senza necessariamente cambiare il tuo modo di pensare, ma ti invito a prendere in considerazione questa vera novità, forse l’unica, e cioè che questi nuovi antagonisti dello stornellatore di arcore, suoi ex fedelissimi non lo possono più vedere e insieme ad altri ex amici chiedono che per poter parlare con loro ve ne dovete disfare.
    ora la scomessa, perchè si tratta di una scommessa, il governo avrà ancora la fiducia a dicembre?
    se l’avrà sarà solo una fiducia numerica -fatta di “onorevoli” convinti oppure di “onorevoli” “comprati”?- , da un punto di vista politico questa maggioranza appunto è fritta.
    ed è fritta bada bene perchè non riesce a dare una prospettiva, una metà, uno straccio di obiettivo comune per i quali valga la pena sacrificarsi, ma al contrario si percepisce che l’unico obiettivo è quello di salvaguardare la reputazione politica (mi rifiuto di ricordarti le altre questioni morali) del leader del bunga bunga.
    cordialità. michele

  3. Caro sig. Cennamo, Le devo dire preliminarmente che a me non sembra proprio che il sig. Berlusconi si stia fermo a godersi con calma lo spettacolo. Non so se ha avuto la ventura di ascoltarlo ieri sera a Ballarò, a me non è sembrato particolarmente tranquillo!! Mi è apparso invece irritato e appannato, e non solo per quello che si era detto fino a quel momento in trasmissione. La Sua dotta analisi è frutto di una visione “tecnico parlamentare”, fatta di posizioni, numeri, alleanze e disalleanze, che al popolo, di cui il premier pure si arroga il gradimento, non interessano, semplicemente perchè non le capisce. Anch’io sono uomo allevato nella cosiddetta prima Repubblica, ma proprio perchè vengo da quella scuola, so che queste alchimie, un tempo raffinatezze dalla politica, sono diventate stucchevoli riti di una classe dirigente sempre più lontana dalla gente. Caro il mio sig. Cennamo, provi a proporre queste “analisi” a chi non vede futuro nè per stesso e nè per i propri figli, vedrà cosa Le consegneranno. In quanto al “Berlusconi Sereno”, fossi in Lei rivedrei le posizioni. Lo vedo come un “cavallo scosso” del Palio di Siena, senza fantino, eccitato dalla folla che gli grida intorno, che corre impaurito e furente verso una meta che non conosce e che dispera raggiungere.

  4. Il premier è intervenuto a Ballarò per spiegare le sue ragioni, condivisibili o meno che siano. Sui rifiuti di Napoli ci saranno altri spazi di approfondimento, anche su questo giornale. Giudico però paradossale addossare la colpe dei napoletani e dei campani per lo smaltimento dei rifiuti al capo del governo. Allo stesso modo, non ritengo merito di Berlusconi se talune città, come Sondrio, Rovigo e la stessa Salerno siano pulite.
    Nell’articolo in questione ho espresso la sensazione che si sia fatto il funerale al berlusconismo troppo presto. Se si dovesse andare alle urne, non credo che vincerebbe la sinistra, priva di idee ed anche di un leader. Il Pd teme terribilmente le urne, non solo quelle delle politiche, ma pure quelle delle primarie : dovesse vincere Vendola sarebbe una doppia disfatta. Fini, dopo lo smarcamento di Casini e il dietrofront di Montezemolo, è, invece, più isolato che mai. Come farebbe ad entrare con il suo partito al senato?

    Saluti – AC

  5. Desolante … per non saldare i conti con la giustizia rimanendo al potere, si arriva a comprare i parlamentari. Davvero desolante…
    Indovini, sciamani politici, opinionisti e commentatori (come l’Autore): calma e pazienza. Il giorno dopo Santa Lucia non è lontano.
    Lucia Russo

  6. mi dispiace sempre controbattere ad una tua replica perchè dà l’impressione di un battibecco, ecco questo non è mia intenzione. però cosa c’entra la “sinistra” in tutto questo tuo discorso, considerato che la maggioranza è in bilico per questioni interne alla maggioranza? bada che non ci interessa se ha ragione fini o berlusconi. ci interessa invece del perchè fini non può più vedere berlusconi e come lui tanti altri. e se berlusconi riuscirà a raggiungere una maggioranza quanto durerà e per fare cosa? più o meno credo che queste siano le questioni.
    caro angelo sei un pò biricchino se sostieni che berlusconi non ha niente a che vedere con i rifiuti di napoli, sai benissimo che sono state fatte due campagne elettorali su bassolino e la monnezza, la prima per l’elezione di questa maggioranza e la seconda alle regionali. ti ricordo che mutuando bush, quando si calò sulla portaerei, con tanto di conchiglia, e dichiarò finita e vinta quattro anni fà una guerra ancora in corso, iddu disse due cose: ci penso io e problema risolto.
    poi i meriti che salerno è pulita sono di coloro che l’amministrano e la puliscono, anche se ritengo che è normale che una città sia pulita e quindi non dovrebbero esserci meriti speciali, sono le balle e le mistificazioni sbagliate.
    ecco mettetevi d’accordo, cercate l’armonia e poi se si voterà si vedrà chi vince, e se vincerà di nuovo il piccolo leader che vuoi che sia ma, ricordati che, la partita va giocata non pensare di fare come quell’incontro marsiglia-milan quando di fronte alla sonfitta qualcuno pensò di ritirare la squadra perchè per qualche minuto si spensero i fari! almeno io questo volta ti prometto di impegnarmi a far perdere questa maggioranza che ha deluso tutti anche i meglio amici!
    sempre cordialità. michele zecca

  7. Qui non credo ci sia da discutere di meriti (pochini a dire il vero) ma di metodi!! Usare qualsiasi cosa per fare propaganda è inamissibile. Poi, caro il mio signor Cennamo, non è possibile approcciarsi a qualsiasi problema cercando di stabilire,prima di ogni cosa, colpe o responsabilità. Questo metodo, insieme alla evidente incapacità, a parte gli accattivanti slogan, di risolverli,i problemi, fa finire tutto in rissa. Per quanto riguarda i “de profundis” (politici ovviamente) anticipati, devo dire che è lui da solo a cantarseli!! Lei crede davvero che la gente possa continuare ad accettare un simile modo di governare e di vivere?? Qui non si tratta di destra o sinistra!! Qui non si discute di massimi sistemi!! Qui è necessario parlare di serietà e cialtroneria!! Qui si argomenta di ricette possibili per risollevare, moralmemte ed economicamente, il Paese. Lei davvero crede che i modelli che ci sono sati propinati in questi 15 anni possanno riportare l’Italia in carreggiata?? Dopo la cura Berlusconi, non siamo neanche più, come disse Formica, un “Paese di nani e ballerine”!! Siamo stati capaci, grazie a Silvio, di far diventare i nani ciclopi e le ballerine ministre!! Chiedo a Lei, che sa di politica, davvero crede che un Paese abbia bisogno di identificarsi in un leader?? L’Italia, senza un “leader maximo” si è risollevata dalla catastrofe dove un cattivo maestro l’aveva portata!! L’ha fatto grazie a persone che potenzialmente potevano essere “maximi” ma che avevano appreso dalla storia che il liderismo è l’anticamera della dittatura, e rifuggivano il modello!! De Gasperi, Togliatti, De Martino etc.etc. non Le dicono niente??? Lei che ha, se non sbaglio, anche dirette responsabilità politico/amministrative, per piacere non cada nell’errore di alimentare una pessima credenza che vuole che per risolvere gravi problemi c’è bisogno di un uomo forte. E’ pericoloso!! Lei lo dovrebbe sapere!! Un uomo forte, un “leader maximo” è costretto, come la storia c’insegna, a circondarsi di affollate solitudini, dove l’unica voce, l’unico cervello, è il suo, e si sente parlare od esprimere una opinione, la voce od il pensiero è quello di un suo pessimo, adulante, inutile, pericoloso cortigiano!! Non mi appassionano le vicende dei Casini, dei Montezemolo, dei Fini e chi più ne ha più ne metta, ma sono atterrito dal fatto che questo giochetto per pochi ci faccia scivolare ancora più indietro. Non so Lei, ma io ho dei figli….lo faccia per loro…rinsavisca!!

  8. Se dovesse rimanere questa legge elettorale, malauguratamente e per essere realisti, “testa di catrame” rivincerà le elezioni e dovremmo sopportarlo fin tanto lui decidesse di “smontare”.
    Egregi lettori, la caduta del “tiranno” non la si ottiene con le contumelie ma spiegando alla gente, che ha votato lui perchè pensava di votare a DESTRA, che ,”lui, non è mai stato di Destra, ma solo un mistificatore.
    Si deve auspicare la sua uscita di scena per eliminare l’equivoco in cui, per questi quindi anni, è caduta l’Italia.
    Anche così,eliminando i bagliori del facile successo e relativo guadagno, si potrà riaprire un discorso serio nella DESTRA Italiana.
    in bocca al lupo

  9. Caro Sig. La Monaca, io non ho la stessa nostalgia che ha lei della prima Repubblica. Credo che il meglio della politica italiana lo stiamo vivendo dal 1994, da quando cioè è nato il bipolarismo e con esso la democrazia dell’alternanza. I problemi strutturali ed economici che ci portiamo dietro hanno origine in altri tempi, sono stati accentuati dalla crisi internazionale ( la peggiore della storia) e dalla globalizzione, sfide queste che possono essere vinte solo con politiche liberali e flessibili. Il resto l’ho descritto nel nuovo pezzo intitolato : “I TORMENTI DI BERSANI”.

    Cordiali saluti – AC

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