Cava de’ Tirreni: il comune si aggiudica l’asta Cofima

Si è svolta questa mattina al tribunale fallimentare di Salerno l’asta pubblica per l’acquisto dell’area dell’ex Cofima. L’Amministrazione comunale metelliana, che vi ha partecipato nelle persone del sindaco Marco Galdi e del vicesindaco Luigi Napoli, quale assessore al Patrimonio, dietro mandato del Consiglio comunale, si è aggiudicata l’asta con un aumento di 200 mila euro sulla base d’asta fissata in tre milioni e 240 mila euro, battendo una precedente offerta con un rialzo di cento mila euro formulata da uno studio legale che ha tenuto così segreta l’identità del concorrente. Viva soddisfazione è stata espressa dal sindaco Galdi: «Siamo risultati gli aggiudicatari provvisori dell’asta questa mattina. Nei prossimi dieci giorni ci sarà la possibilità di un rialzo pari a un quinto dell’offerta ma ovviamente sulla base del mandato da noi ricevuto dal consiglio comunale continueremo a partecipare all’ulteriore asta. Intanto già da oggi per accelerare i tempi di bonifica dall’amianto dell’area più volte sollecitata al fallimento a garanzia della salute dei cittadini della zona partirà la richiesta alla Regione pur sulla base di un’aggiudica provvisoria per ottenere i fondi per l’eliminazione dell’amianto. Era dal 1988 che quest’area importantissima di Cava de’ Tirreni a ridosso dell’autostrada, ormai praticamente centro cittadino, che era bloccata e abbandonata al degrado con una consistente massa di amianto esposta all’incuria del tempo e pericolosa per la salute dei cittadini. Con questa azione l’amministrazione, a un prezzo pari a un quarto della stima del valore di mercato operata dal perito del tribunale, l’ing. Pellegrino, professionista di chiarissima fama, ha acquistato l’area e dopo averla bonificata dall’amianto, provvederà alla sua riqualificazione urbanistica. Chi entrerà a Cava uscendo dall’autostrada nei prossimi anni avrà un ingresso degno della tradizionale bellezza di Cava de’ Tirreni”. Una importante pagina urbanistica che si accinge a scrivere la città grazie all’operazione Cofima. “Il nostro intervento sulla zona è mirante a riqualificare tuta l’area. Un biglietto da visita che merita la città- ha aggiunto il vicesindaco e assessore al Patrimonio, Luigi Napoli-La destinazione urbanistica dell’area è D4 e dunque ampiamente compatibile con le destinazioni che il Comune intende attribuire all’area. Appena sarà definito meglio il passaggio al Ruggi d’ Aragona dei reparti del nostro vecchio ospedale si potrà approfondire la questione. Intanto resta la grande opportunità di sanare ferite urbanistiche aperte da decenni, una grande occasione strategica per lo sviluppo e la crescita della città vista la crisi delle predenti attività produttive». Ma è la realizzazione di un nuovo ospedale nell’area dell’ex Cofima l’obiettivo primario. “Sarebbe per noi un sogno- ha concluso il sindaco Marco Galdi- riuscire a realizzare il principale obiettivo mancato dei suoi ultimi quaranta anni e per sua stessa ammissione dal professore Eugenio Abbro”.