Salerno: Cgil, presenza dei migranti, 1 anno dopo San Nicola Varco

L’11 novembre 2009 veniva sgomberato il “ghetto” di San Nicola Varco in cui, da oltre 10 anni, erano accampati circa 800 migranti marocchini. D’improvviso questi uomini si ritrovarono a vagare per la Piana del Sele, accompagnati solo dalle loro poche cose e dalla necessità di continuare a lavorare per sopravvivere. Ad un anno da quel difficilissimo giorno la Cgil Salerno presenta un rapporto sulla presenza dei migranti nella nostra provincia. L’appuntamento è fissato per giovedì 18 novembre, alle ore 10.00, presso l’Aula Consiliare del Comune di Eboli. “Da allora – commenta Anselmo Botte, segretario della Cgil e responsabile del Dipartimento Immigrazione –  è cambiato ben poco sia sotto l’aspetto alloggiativo che lavorativo. Si sono formati tanti piccoli ghetti,  sono sorte tante baracche sparse nella Piana del Sele e il lavoro nero, illegale, l’intermediazione dei caporali non sono stati  minimamente intaccati”. Dal terzo rapporto si evince che la popolazione migrante ha raggiunto la quota di oltre 33mila residenti e rappresenta il 3% della popolazione totale della provincia. Il rapporto offrirà, inoltre, una panoramica della distribuzione dei migranti nelle aree omogenee dalle quali emergono dati molto interessanti. Il 18 novembre saranno presentati anche dei Protocolli di Intesa, firmati con i comuni di Capaccio ed Eboli, finalizzati a mettere in atto buone pratiche di politiche di accoglienza e sottoscritti dalla Cgil, dalla Fillea Cgil e dalla Flai Cgil provinciali. All’iniziativa saranno presenti il sindaco di Eboli, Martino Melchionda, Franco Tavella, segretario generale Cgil Salerno, Anselmo Botte della segreteria Cgil provinciale, Andrea Campitelli del Dipartimento immigrazione, Luigi Adinolfi e Giuseppe Carotenuto rispettivamente segretari generali provinciali della Fillea e della Flai Cgil.